Archivio della Categoria: ‘Recensioni’
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Un tempio riscrive la civiltà: così nacque l’agricoltura
Sì, il paradiso terrestre esisteva. E anche se non c’entrano serpenti e mele l’abbiamo perduto, nel momento in cui abbiamo deciso di rompere il patto con la natura: quando abbiamo cominciato a scannarci per il possesso del nuovo bene primario dell’umanità, la terra coltivata. E’ una rivelazione clamorosa, quella dell’archeologo Klaus Schmidt, che ha scoperto in Turchia un tempio gigantesco, che risale a migliaia di anni prima delle Piramidi. Se fino a ieri si riteneva che, per costruire edifici così grandi e impegnativi, la civiltà fosse già in possesso dell’agricoltura, unico mezzo per mantenere sul posto centinaia o migliaia di operai, Schmidt ribalta il concetto: l’agricoltura è nata proprio per questo, per poter costruire quell’edificio religioso.
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Habemus Papam, Moretti e la solitudine del numero uno
Non è una fiction, ma un apologo sul potere, la solitudine, il bisogno (e la mancanza) di affetto. Un film spesso folgorante. Dove Michel Piccoli, che intere generazioni hanno conosciuto come impeccabile e algido seduttore, ora incanta nel ruolo di un pontefice che annaspa in cerca di umanità. Esplorare il labirinto vaticano è un’operazione delicata. Ne vengono fuori in genere polpettoni a grandi tinte o bozzetti edificanti dal tono clerical-nasale. Nanni Moretti nel suo “Habemus Papam” spariglia le carte, perché non vuole ricreare in cartapesta un presepe ecclesiale, ma pungola gli spettatori a seguire l’avventura di un personaggio, si potrebbe dire di un’anima. Il Papa inadeguato. Il Papa che urla «non ce la faccio» e si rifiuta di apparire sulla Loggia delle Benedizioni.
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Guerra, tedeschi choc: che divertimento, uccidere gli italiani
«In Italia, in ogni luogo dove arrivavamo, il tenente ci diceva sempre: cominciate ad ammazzarne un po’». Lo racconta tranquillamente, a un compagno di prigionia, un caporale della Wehrmacht. E’ una delle tante conversazioni registrate dai servizi segreti alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, a insaputa dei soldati tedeschi fatti prigionieri. Confessioni rubate, che costituiscono la sconvolgente novità dell’ultimo libro di Soenke Neitzel e Harald Welzer, in uscita in Germania. «Con la precisa freddezza degli storici – scrive Andrea Tarquini su “Repubblica” – il libro racconta una realtà agghiacciante, che nel dopoguerra i tedeschi avevano amato rimuovere: la Wehrmacht non fu l’esercito implacabile ma “pulito” e cavalleresco, fu nell’animo collettivo pieno complice sia dell’Olocausto, sia dei crimini di guerra».
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Occulto Italia, viaggio nelle sette che fabbricano leader
Scientology sarebbe entrata per alcuni anni nelle scuole italiane come ente formatore sotto le vesti di “Applied Scholastics” quando Letizia Moratti era ministro dell’Istruzione, mentre l’agopunturista ed ex dipietrista Scilipoti ha fondato il “movimento olistico” facendosi consigliare dal gruppo piemontese di Damanhur. Le sette sono tra noi e fanno proseliti: rappresentano grandi network, hanno bisogno della politica e intrecciano rapporti di scambio. Soprattutto, promettono felicità immediata: saranno le religioni di domani? E’ la domanda alla quale tentano di rispondere Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli, autori del libro-inchiesta “Occulto Italia”. Viaggio in un mondo invisibile: nel quale si entra facilmente, spesso restandone coinvolti. E senza una legge che tuteli chi vuole andarsene.
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Salute e affari: il Cerchio Perfetto ci trasforma in cavie
Il Cerchio Perfetto è il paradigma del legame che unisce l’industria alla politica e all’accademia e che, trovando legittimazione nell’opinione pubblica attraverso i mezzi di comunicazione di massa, mina le basi stesse della democrazia, consentendo all’industria di mettere a rischio la salute pubblica e la sicurezza ambientale, i due temi principali che questo libro vuole indagare. Il controllo dell’industria sulla politica si esercita storicamente attraverso il finanziamento delle campagne elettorali e le azioni di lobby, ma anche con il posizionamento di esperti scientifici ad essa stessa affiliati all’interno delle agenzie pubbliche che decidono in materia di politica sanitaria e ambientale.
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Quelli che Milano: Ho Chi Minh tra i pirati dei Navigli
Ho Chi Minh, l’eroe del Vietnam che piegò l’imperialismo americano nella guerra più cinematografica? Esordì come lavapiatti all’Osteria della Pesa, non lontano dai Navigli dove imperversavano i pirati: fino alla fine del ‘600, i bucanieri padani predavano barconi e approdi lungo la Martesana, a due passi dal Duomo. Sono fotogrammi inattesi della Milano che non t’aspetti: storie, leggende, misteri e verità. Un viaggio (ironico) nello spazio e nel tempo, proposto da Giancarlo Ascari e Matteo Guarnaccia, per frugare nell’identità dell’ex “capitale morale”, proprio mentre – in attesa dell’Expo 2015 – gli scaffali tracimano di volumi che denunciano il tramonto civile della metropoli lombarda.
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Gaber, illogica utopia: contro la dittatura della stupidità
Questo è un libro bellissimo. L’unico difetto che ha è il peso, più o meno 7/8 chili. Il rischio di slogarsi polsi e clavicole è assicurato. Ci si può però, anche e soprattutto, slogare la testa. Cioè il cervello. Troppi pensieri, dentro. Troppi palpiti del cuore e alambicchi della ragione. E provocazioni. E invettive. Tutto un navigare controvento. A bordo di una nave. Che essendo una nave è abbastanza normale che vada in mare (cit). “Gaber – L’illogica utopia” è il libro definitivo sul Signor G. Onore a Chiarelettere, che già aveva regalato anni fa un prodotto analogo su Fabrizio De André & Pfm.
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Adesso basta: come lasciare il lavoro e cambiare vita
Se il Paese non fosse pronto da tempo al cambiamento, il mio libro non sarebbe diventato un best seller. E neppure (tanto meno) il long seller che è. Invece a distanza di sei mesi e oltre dalla sua uscita, il libro (“Adesso Basta – Smettere di lavorare e cambiare vita”, editore Chiarelettere) continua a generare enorme interesse, ad alimentare blog e communities, a far scrivere i giornali. Si sostiene erroneamente che io abbia inventato il downshifting, cioè il fenomeno del lasciare un lavoro avviato per rallentare e cercare un equilibrio esistenziale migliore seguendo le proprie passioni. Non è così. Io ho solo consentito a migliaia di storie di italiani di venire allo scoperto.
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E’ già sera, tutto è finito: il noir dell’Italia assassinata
Chissà cosa direbbe di Wikileaks il personaggio misterioso nascosto dietro la sigla G.P., l’uomo oscuro che attraversa le vicende di “E’ già sera, tutto è finito”, un romanzo pubblicato nel 2010. Lui, G.P., è sempre loscamente puntuale all’appuntamento con le vicende più importanti del momento. Il personaggio pronuncerebbe anche ora una frase che ripete spesso: «Ci sono Fatti con la maiuscola e fatti con la minuscola. Io mi occupo di quelli con la minuscola». Esiste qualcuno in grado di pronunciare una frase come questa, apparentemente innocua e dimessa, in realtà segnata da una volontà di potenza spietata e nascosta. Qualcuno che a questa frase intende dare senso fino in fondo, mentre passano i decenni, le stragi restano impunite, e i segreti più pesanti non trovano nemmeno una personalità ambigua, che so, un Julian Assange, un Massimo Ciancimino, che li possa sbloccare.
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Organizzare il coraggio: l’amara lezione di Pino Màsciari
Aveva un lavoro, una casa, la sua terra. A nemmeno trent’anni era già un imprenditore affermato, nel ramo edilizio. Fatturati alle stelle, più di 200 dipendenti, un avvenire florido. Poi, l’inizio della maledizione: il racket del “pizzo”. «Ho sempre dato lavoro a tutti, fatto lavorare anche altre aziende nei miei cantieri. Ma il pizzo, no». Non solo non l’ha pagato, ma ai “picciotti” ha risposto a muso duro: «Io vi denuncio, vi mando in galera». Piccolo dettaglio geografico: tutto questo è avvenuto in Calabria. I “picciotti” erano affiliati alla ‘ndrangheta, e l’imprenditore da quel giorno ha praticamente smesso di vivere. Non è stato ucciso: è stato fatto scomparire. Non dalla mafia calabrese, ma dallo Stato. “Testimone d’ingiustizia”, lo ha ribattezzato lo storico Nicola Tranfaglia.
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Morte, misteri e miliardi: Ogm, l’impero Monsanto
Cosa sappiamo veramente degli effetti degli Ogm sulla nostra salute? Perchè l’agricoltura transgenica è così pericolosa? Quali interessi si nascondono dietro la commercializzazione di sementi geneticamente modificate? Misteri firmati Monsanto, il colosso biotech che detiene il 90% delle sementi del mondo e continua a sfidare le leggi, facendo affari miliardari: in piena crisi economica e alimentare, dovuta alla crescita dei prezzi dei beni primari, la Monsanto naviga nell’oro, esportando felicemente in tutto il mondo il modello di agricoltura transgenica. «La multinazionale delle sementi, invisa agli ambientalisti e ai contadini di mezzo mondo, ha dichiarato vendite per 2,6 miliardi di dollari con un incremento del 29% rispetto al 2008», osserva Gabriele Bindi di “Slow Food”.
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Pallante: trent’anni di bugie, vi svelo la truffa dei partiti
Come direbbe Beppe Grillo: ci hanno preso per i fondelli. Tutti: destra e sinistra. Politici impegnati a recitare nel loro teatrino elettorale, ma in realtà ridotti a semplici sudditi, servi ottusi e corrotti del pensiero unico, meri esecutori dei diktat del vero potere, quello dell’industria e della finanza, complice anche l’appoggio della politica cattolica. Firmato: Maurizio Pallante, il guru della Decrescita all’italiana. Che stavolta non tiene una conferenza e non firma un saggio sul dogma folle dello sviluppo illimitato, ma addirittura un romanzo: ambientato nell’hinterland di Torino, in un ex paese divenuto città. Un plastico perfetto per mettere in mostra, spietatamente, tutti gli orrori dei “trent’anni che sconvolsero il mondo”: una trappola dalla quale, ormai è evidente, non sappiamo più come uscire.