Archivio della Categoria: ‘idee’
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Jovanotti: vedrete, la Terra si salverà grazie all’ecologia
«Non sono catastrofista, per carattere. Ci sono dei segni molto positivi che stanno arrivando: pensate quanto è cambiata la coscienza ecologica negli ultimi 10 ann». E’ il messaggio che Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, affida a “Repubblica” nella Giornata Mondiale della Terra, 22 aprile. Certo, premette: «Siamo passati dal futuro come promessa, al futuro come minaccia». Ed è questa la scommessa: recuperare l’avvenire come grande promessa. Possibile? Sì, dice il cantante italiano.
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Moretti: ripensare il mondo, per bio-regioni
Le città non devono sparire, ma cambiare, mettendosi al servizio delle loro bio-regioni. Così parlò Giuseppe Moretti, referente italiano dei bioregionalisti, intervistato da Daniel Tarozzi per Terranauta. Bioregionalismo? «E’ la possibilità di rinnovare la nostra cittadinanza sulla Terra, rispettando tutti gli esseri viventi». Da Francesco d’Assisi alla spirale della crisi planetaria: «La nostra non è un’ideologia, ma un’attitudine di buon senso e di umiltà». Meglio allora considerare la Terra come un insieme naturale di bio-regioni
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Todorov: la paura dei barbari ci rende barbari
Il XX secolo è stato dominato, in Europa, dal conflitto tra regimi totalitari e democrazie liberali. All’ indomani della seconda guerra mondiale, dopo la disfatta del nazismo, questo conflitto ha assunto la forma di una guerra fredda globale, rafforzata in periferia da alcuni confronti «caldi» ben delimitati. Si trattava di una suddivisione della terra secondo criteri politici, anche se si aggiungevano altre caratteristiche: il terzo mondo era povero, l’ Occidente ricco, mentre nei paesi comunisti l’ esercito era ricco e la popolazione povera (ma non poteva dirlo).
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Terremoto-Italia, a quando la rivoluzione del buon senso?
«La terra ha tremato e questo non poteva essere evitato; le conseguenze devastanti della scossa, quelle, probabilmente sì». Lo afferma Andrea Bertaglio sul newsmagazine ecologista ”Terranauta”. «In un Paese in cui gli edifici si sbriciolano alla prima scossa sismica, come possono ancora essere considerate priorità il Ponte sullo Stretto, la Tav, le centrali nucleari e un bagno in più in una villetta?». È ovvio, i terremoti non sono colpa di nessuno. «Ma, come si fa con le malattie, si può almeno cercare di prevenirne le conseguenze».
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Bocca: crocifiggere Soria, per occultare i guai di Torino
Sbatti il mostro in prima pagina? E’ quantomeno sospetto l’accanimento nei confronti di Giuliano Soria, patron del Premio Grinzane, al centro delle recenti cronache giudiziarie piemontesi. Lo afferma Giorgio Bocca sul “Venerdì di Repubblica”. «C’è qualcosa da chiarire», nello scandalo del Grinzane, ed è «la ferocia con cui l’establishment torinese degli ingegneri e dirigenti Fiat lo ha raccontato, come se si fosse scoperto sotto la Mole il demonio, e non un’ordinaria storia di corruzione».
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Zanzotto: sono un sostenitore della Decrescita
Un convinto sostenitore della Decrescita. Così Andrea Zanzotto, massimo poeta italiano vivente, si confessa in una lunga intervista concessa a Nello Ajello sul settimanale “L’Espresso”. Dopo Guido Ceronetti, altro autorevolissimo intellettuale e “grande vecchio” della letteratura italiana, dichiaratosi fautore della Decrescita alla trasmissione “Che tempo che fa ” di Fabio Fazio su RaiTre, anche Zanzotto - protagonista della conversazione “In questo progresso scorsoio” con Marzio Breda (Garzanti, 2009) si schiera dalla parte della filosofia politica della Decrescita.
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Decrescita, contro la depressione della crisi
Decrescita, non depressione. Contro la crisi, la Decrescita auspicata non è certo la disastrosa recessione industriale cui stiamo assistendo, che semmai è figlia della “teologia” della crescita illimitata. Lo afferma l’ecologista Marco Cedolin sul sito del Movimento per la Decrescita Felice fondato da Maurizio Pallante. «La crisi economica mondiale sta producendo una recessione che diviene ogni giorno più profonda», premette Cedolin: il Pil italiano calerà del 4,3%, la produzione industriale frena, il tasso di disoccupazione arriverà al 10,7% nel 2010, quando – secondo il G8 di Roma - si perderanno 20 milioni di posti di lavoro, a livello mondiale.
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Moni Ovadia: fine del mito democratico di Israele
La brutale devastazione del ghetto palestinese di Gaza segna la fine del mito della diversità democratica di Israele. Lo afferma Moni Ovadia, artista e autorevole intellettuale ebreo, in un durissimo intervento pubblicato il 3 aprile su “L’Unità”, nel quale condanna l’esercito di Tel Aviv e la deriva autoritaria del governo israeliano, definito razzista e quindi non più democratico.
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Maggiani: tutti a scrocco, alla corte del Grinzane
«Del tutto consonante e ovvio, fior di fiore delle quotidiane lordure dell’ultimo impero», il disfacimento del premio Grinzane Cavour dopo l’arresto del suo presidente, Giuliano Soria, per presunte molestie sessuali e irregolarità amministrative. Lo scrive il romanziere Maurizio Maggiani (”Il coraggio del pettirosso”, “Il viaggiatore notturno”) sul Secolo XIX del 15 marzo. «Il culturame, per così dire, si disfa e si corrompe come tutto il resto, e nella decadenza ultima il sistema culturale sopravvive nelle bassezze allo stesso modo di quello politico ed economico».
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Inceneritore, l’ultimo eco-mostro assassino
E’ un mostro assassino, un killer devastante. Nemico della salute, dell’ambiente, dell’economia, persino della democrazia. Imposto con la forza, nella terra della Camorra dove pure la popolazione si era sollevata per respingerlo. E’ il nuovo inceneritore di Acerra, che per convenzione viene graziosamente definito “termovalorizzatore”. L’ecologista Marco Cedolin, sul sito del Movimento per la Decrescita Felice, lo distrugge (a parole) in poche righe, elencando i motivi per cui temerlo: inutile, costoso, dannoso, addirittura letale
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Hirschmann: tutti i carcerati sono prigionieri politici
«Voi conoscete oggi negli Stati Uniti più persone in prigione che in altri Paesi del mondo. Tutte le persone in prigione lo sono per motivi politici. Anche una persona che ruba. Perché la povertà, come esiste negli Stati Uniti, dove le estremità di ricchezza e povertà si presentano in modo molto netto, si trova nelle strade e nelle città dove esistono poveri che vivono in miseria».
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Per l’economia della truffa, l’ultima spiaggia è sempre la penultima
«Una delle cose più comiche di questa società dello spettacolo è il vedere sfilare sugli schermi tv, una dietro l’altra, le facce impudenti di coloro che hanno prosperato creando la catastrofe per tutti noi, accuratamente nascondendoci quello che stavano facendo, o coprendo. Parlo di banchieri, “centrali” e meno centrali, ma anche di giornalisti, commentatori, di pagine economiche e di prime pagine.