Archivio della Categoria: ‘idee’
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Vaccinarsi, con Primo Levi, dal cancro del negazionismo
Chiedere perdono agli ebrei? Impossibile. Sono arroganti, tracotanti, bugiardi. Pretendono che il mondo chieda loro scusa, all’infinito, per i crimini della Shoah, sicuramente una persecuzione risalente a settant’anni fa, ma non certo un genocidio: non ci sono prove che siano state sterminate sei milioni di persone, men che meno nelle camere a gas. Fantasie, invenzioni. Leggende. E’ la tesi che un ricercatore dell’università La Sapienza di Roma espone ora sui numerosi blog di cui è curatore. L’ennesimo scandalo del delirio negazionista.
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Facebook, Berlusconi nel mirino: le parole sono proiettili?
Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti in “Palombella rossa”. E aveva ragione. Perché possono creare e possono distruggere. E il loro trasformarsi in azione è, molto spesso, così veloce che è difficile anche solo rendersene conto. Per questo c’è da preoccuparsi per quello che sta succedendo in questo paese. Il rischio di un “ritorno agli anni Settanta”, per riprendere l’allarme lanciato da Giampaolo Pansa qualche giorno fa sul Corriere della Sera, prende corpo, si fa più inquietante e suona sempre meno “esagerato”. Su Facebook si incita all’uccisione del premier, c’è chi si dice pronto a premere il grilletto
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Una nuova casa comune per gli ecologisti italiani
Una federazione di persone, per rifondare l’ambientalismo italiano. E senza candidarsi alle elezioni. E’ la proposta lanciata dal Gruppo delle Cinque Terre, attraverso un documento collettivo redatto da Massimo Marino e Maurizio Di Gregorio. Parola d’ordine: unire le forze, per alimentare la politica dall’esterno, con un’iniezione di cultura ecologista. Un modo per tentare di salvare l’agonizzante situazione italiana, quella cioè di un paese intossicato dai veleni, piegato dalla crisi, e a cui i partiti non riescono a dare speranza.
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Per favore, non applaudite Rania di Giordania
Se siete coerenti non applauditela. Non sorridete. E nemmeno trattatela con la sufficienza dedicata a una qualche vip esotica. Non chiamatela meravigliosa, come se fosse un’attrice qualsiasi. Non raccontatene la sua modernità: lo shopping, twitter, il tubino di seta, l’amore per l’arte. Non mischiatela alle notizie di un qualsiasi gossip. E non parlate del suo fascino. Se siete coerenti rimanete in silenzio di fronte alla regina Rania di Giordania.
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L’Islam clandestino non giova all’Italia
A chi giova un Islam illegale, clandestino e messo ai margini della società? Bisogna partire da questa domanda per comprendere il senso della proposta, che tanto clamore ha suscitato, lanciata nei giorni scorsi ad Asolo, al seminario annuale delle due fondazioni, “Italianieuropei” e “Farefuturo”, guidate rispettivamente da Massimo D’Alema e Gianfranco Fini: proposta che prevede la possibilità di inserire l’insegnamento facoltativo della religione islamica nell’ordinamento scolastico nazionale.
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Nord Stream, gas russo in Europa: terremoto in vista
Improvvisamente, quando il “Nord Stream” si trova ormai sulla soglia del superamento degli ultimi ostacoli burocratici e tecnici, ecco riaffiorare, in Europa e negli Stati Uniti, le polemiche, o meglio espliciti tentativi, di fermarne l’esecuzione. Il “Nord Stream”, per i non specialisti, è la grande operazione che Mosca ha intrapreso per aggirare – piazzando i tubi sul fondo del Mar Baltico, da Vyborg a Greifswald – l’ostacolo frapposto dall’Ucraina all’afflusso del suo gas agli utilizzatori occidentali. Che si tratti di un ostacolo Mosca l’ha sperimentato negli inverni scorsi, ultimi due inclusi, con due “guerre del gas” alle quali è stata costretta
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Lerner: voglia di democrazia, attenti alle primarie del Pd
Voterò anch’io, domenica 25 ottobre 2009, alle primarie del Partito Democratico. E mi auguro che siano tanti i cittadini italiani che lo faranno, contraddicendo così un’altra volta i pronostici scettici della vigilia. Non dimentico che in passato gli osservatori sottovalutavano la possibilità di “elezioni inventate” con milioni di persone coinvolte. Un fenomeno di cittadinanza attiva che ora viene studiato con interesse nel resto d’Europa.
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Crisi senza precedenti, giornali verso l’estinzione?
Il disastro è smisurato. Decine di quotidiani stanno fallendo. Negli Stati uniti sono state chiuse già circa centoventi testate; adesso lo tsunami colpisce l’Europa. Non si salvano neppure quelli che in altri tempi erano considerati “i giornali di riferimento”: El País in Spagna, Le Monde in Francia, The Times e The Independent nel Regno Unito, il Corriere della Sera e La Repubblica in Italia, ecc. Tutti accusano forti perdite economiche, la crisi della diffusione e il crollo della pubblicità.
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Islam in classe: proposta seria, non provocazione
L’hanno chiamata “mattana”. L’hanno chiamata provocazione. Però la proposta dell’ora di religione islamica, contenuta nel paper su immigrazione e integrazione realizzato da “Farefuturo”, non è passata inosservata. Un’ora facoltativa, è bene ricordarlo, destinata a chi ne facesse richiesta: non per tutta la classe, per intenderci (e da alcune reazioni del mondo politico e non, viene il fondato sospetto che questo aspetto non sia stato colto, o forse anche volontariamente trascurato).
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Israele minaccia: ora la verità su Cecenia e Afghanistan
«Chi ha votato “sì” sappia che la prossima volta toccherà alla Nato in Afghanistan o ai russi in Cecenia». La frase è stata attribuita ad Eli Yishai, ministro dell’interno del governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu, all’indomani del clamoroso “verdetto” di Ginevra con il quale il Consiglio per i diritti umani dell’Onu ha approvato, a larga maggioranza, il Rapporto Goldstone sui crimini di Israele nella Striscia di Gaza durante l’operazione Piombo Fuso.
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Maoz: non c’è perdono, la guerra ci trasforma in assassini
In una situazione tra la vita e la morte, in cui la seconda è tangibile quanto la prima, non si può avere un codice etico. In guerra ogni morale sparisce. Se fai questioni morali, i tuoi soldati muoiono. Le persone normali non uccidono, ma la guerra crea una formula perché questo possa accadere. E’ facile: metti un soldato in una situazione di pericolo di vita e lui inizierà ad ammazzare, perché l’istinto di sopravvivenza è più forte di tutto. Al mondo ci sono buoni e cattivi, in guerra ci sono solo cattivi. Ma tutti sono vittime.
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Verso un Islam italiano, a scuola nell’ora di religione
La proposta di un’ora di religione islamica nelle scuole italiane non è né una novità né una provocazione. Al contrario. Ma ogni volta che se ne parla sembra che questo sia il pretesto per intromettere nella discussione politica un elemento estraneo. I numeri dell’immigrazione e della presenza di fedeli di religione musulmana nel nostro paese, invece, parlano di altro. Così come il cammino di questa proposta che negli anni ha visto politici, istituzioni e le stesse gerarchie cattoliche cercare di trovare un punto di accordo. Segno che il problema persiste e che non è stato ancora risolto.