Archivio della Categoria: ‘idee’
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Dignità politica: Fini-Berlusconi, il dado è tratto
Non sappiamo come andrà a finire lo scontro politico tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi. E sinceramente poco ce ne importa. Poco ce ne importa perché, comunque vada a finire, sia che nascano i gruppi parlamentari di Pdl-Italia sia che il premier sappia rispondere alle questioni politiche poste dal presidente della Camera, il dado comunque è tratto. Al di là dei resoconti dei quotidiani, infatti, ieri non è andato in onda un ennesimo battibecco politico degno di una puntata di “Porta a Porta” o “Annozero”: quella è solo l’apparenza, descritta alla perfezione dai cronisti parlamentari.
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Erri De Luca con Emergency, Cavalli: Italia, che vergogna
Trecentomila firme, alla vigilia della manifestazione nazionale indetta il 17 aprile a Roma, in piazza Navona dalle ore 14.30, a sostegno di Emergency dopo l’arresto di tre operatori umanitari con l’accusa (ridicola) di fiancheggiare terroristi e la chiusura dell’ospedale di Lashkargah, ingombrante avamposto contro i crimini di guerra e unico presidio sanitario nella regione dell’Helmand. «Sono convinto che contro Emergency sia stata attuata una manovra militare per rimuovere un testimone scomodo, un organo di pace», dichiara Erri De Luca.
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Choc a scuola: bambini poveri a digiuno, per castigo
Qualche giorno fa, stando davanti al video e seguendo un telegiornale, Franca ed io siamo rimasti sconvolti. La cosa si è ripetuta anche nei giorni successivi. Siamo venuti a sapere che proprio qui, in Lombardia, in un complesso di scuole per l’infanzia, elementari e medie, ci sono dei bambini che al momento della distribuzione del cibo nella mensa si sono trovati con davanti un piatto, dentro al quale c’era un pezzo di pane, e un bicchiere d’acqua; mentre nel piatto degli altri bimbi c’era pastasciutta, e appresso formaggio e anche la frutta. Perché?
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Moni Ovadia: Emergency, volto umano dell’Occidente
Da quando ho incontrato Gino Strada sono sempre stato al suo fianco e mi considero parte della famiglia di Emergency. A questa Ong è stata tesa una trappola vile: ricorda quando i nazisti si sparavano addosso per giustificare l’invasione della Polonia. Ci tengo a mostrare tutto il mio affetto per lo staff di Emergency e per Gino, un uomo pronto a varcare il confine dell’Afghanistan su un mulo, rischiando l’infarto, pur di raggiungere i suoi ammalati.
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Salviamo Biancaneve, non il Principe Azzurro
Le favole, in fondo, sono solo favole: è insito nel loro stesso nome che sono cose che non si avverano e non è che ci sentiamo dei fini intellettuali a stare qui a discutere di Cenerentola e Biancaneve. Ma tant’è… Il fatto ormai è noto: il ministro dell’Uguaglianza del governo spagnolo, Bibiana Aido, ha lanciato nelle scuole e fra gli educatori una campagna per mettere al bando le favole tradizionali (quelle in cui l’eroina vessata viene salvata dall’arrivo provvidenziale del principe azzurro), sostituendole con favole un po’ più realistiche, dove le protagoniste se la cavano da sole.
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Lilin: conosco l’orrore, per questo stimo Emergency
Desidero unirmi al messaggio di solidarietà per ciò che sta accadendo a Emergency in Afghanistan. Da ex militare conosco la situazione di guerra e so quanto è importante l’impegno di chi fa volontariato nei territori coinvolti da un conflitto armato. Da cittadino italiano sono orgoglioso che proprio dalla mia nazione sia partito il progetto Emergency, e sono contento che nel corso degli anni, grazie all’impegno profuso da parte dei volontari, Emergency si sia guadagnata la reputazione di un’organizzazione seria, importante per l’umanità, un’organizzazione che attraverso i suoi impegni porta valori democratici nei posti difficili, colpiti da guerre, crisi umanitarie, dittature.
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Genna: Gino Strada è il nuovo capo di Al-Qaeda
Stavo giusto mettendo su Facebook e il mio blog un pezzo per dare la notizia che Gino Strada è il nuovo capo di al-Qaeda. Mi sembra che ormai manchi solo questo tassello per chiudere questa vicenda grottesca. Ho seguito la conferenza stampa di Strada e sono d’accordo con lui, specie quando parla di guerra preventiva nei confronti di Emergency. Si è deciso di portare avanti un’aggressione per silenziare questa organizzazione, che è un testimone molto scomodo.
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Il generale Mini: trappola per la Ong più scomoda
Non ci sarebbe nulla di strano che un medico di Emergency si facesse dare mezzo milione di dollari per aiutare dei terroristi. Con quello che li paga l’organizzazione, il compenso varrebbe il rischio della pelle. Semmai di strano c’è che quella cifra viene offerta a uno straniero da chi non dà alcun valore alla vita e in un posto dove la vita non ha obiettivamente alcun valore. I dubbi aumentano se si considera che una tale fortuna viene offerta al medico per portare un paio di scatoloni nel suo ospedale e lasciarli in bella vista in modo che vengano subito trovati: sembra più una operazione da “governatori” e servizi segreti che da terroristi.
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Gino Strada: guerra preventiva contro il nostro ospedale
«Questo è un attacco all’ospedale, sono allibito. Un atto di guerra preventiva, magari in previsione di una nuova offensiva militare nel territorio, nel quale siamo rimasti gli unici, scomodi, testimoni». Così Gino Strada reagisce alla notizia dello strano arresto dei tre volontari di Emergency «sequestrati» il 10 aprile dai servizi segreti Afghani e dalle forze Nato mentre lavoravano all’ospedale di Lashkargah. Testimoni scomodi: «Non ci sono altri ospedali in Helmand e non ci sono giornalisti», rileva “PeaceReporter”: in quel paese senza legge, dominato dal narco-traffico, i medici volontari di Emergency sono un pericolo per i signori della droga e per quelli della guerra.
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Aborto: tranquilli, soffriamo anche con la pillola
Abortire è un dolore del corpo, un rischio per la salute, un trauma psichico. Lo sanno tutte le donne. Dal menarca alla menopausa le femmine della specie sono costrette a “pensare l’aborto” perché hanno la responsabilità fisica della procreazione. La scienza ha concepito una pillola che consente di abortire riducendo i fattori dolore e rischio. Il trauma psichico resta inalterato. Dico questo per rassicurare quelli che ci tengono a vederci soffrire.
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Ilaria Cucchi: perché avete lasciato morire Stefano?
Siamo sconcertati nell’apprendere ancora una volta, come d’altra parte noi sosteniamo fin dal principio, che c’è stata una responsabilità gravissima dei medici: oggi veniamo a sapere che si poteva salvare con pochissimo. E allora mi domando: perché per mio fratello non c’è stata nessuna umanità? Perché è stato preso e lasciato morire lì, senza fargli assolutamente nulla? Ma mi chiedo anche perché Stefano è arrivato al Pertini: perché – d’accordo le responsabilità gravissime dei medici – ma, senza il pestaggio, Stefano al Pertini non ci sarebbe mai arrivato. E allora pretendo che vengano individuate anche quelle, di responsabilità.
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Elicottero-killer: chi passa quei video a Wikileaks
La strage indiscriminata compiuta dal cielo sopra Baghdad non sembra perdersi nel grande e indistinto bagno di sangue mesopotamico. Stavolta si nota subito che quel che vediamo è insolito. Incontriamo da vicino il punto di vista sbrigativo e crudele degli occupanti statunitensi, sentiamo le loro parole irridenti mentre demoliscono ogni ipocrisia sulle “regole d’ingaggio”. Merito di Wikileaks, un sito che fa trapelare molte verità scomode, con una cadenza ormai così fitta da spingere il Pentagono a brigare per chiuderlo: il web è un fronte primario della lotta fra guerra e verità.