Archivio della Categoria: ‘idee’
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Servizio d’ordine, se 500 cretini zittiscono 500.000 italiani
Chi fossero non ha molta importanza, quei 500, o poco più, che hanno impedito al corteo dei 500 mila di giungere fino a piazza San Giovanni. Di estrema destra, di estrema sinistra, skinhead di ogni colore, giovani semplicemente arrabbiati, pasticcioni borderline con inclinazioni verso la “sindrome di Londra” (sfascio tutto e mi porto a casa l’ iPad), sfondatori di bancomat e di distributori di benzina, incendiari di auto con l’idea che è così che si combattono le multinazionali, provocatori che giocano le loro partite su “suggerimenti” di non sappiamo chi. Insomma tutti abitanti di quella gabbia di matti in cui si sta trasformando questa società malata.
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Gli zombie della violenza che calpestano l’Italia migliore
Una replica fuori tempo massimo dell’insurrezionalismo novecentesco si è sovrapposta con la violenza alla novità di un movimento democratico che lanciava la sua sfida creativa alla tirannia finanziaria. Ha preso la mira per sbriciolarlo e per impossessarsene, riconducendolo agli schemi di un’ideologia militaresca che i giovani di tutto il mondo, sia pure ribelli, avevano ripudiato da anni. A questo scopo i replicanti hanno sfregiato la città di Roma, calpestando la resistenza inutilmente opposta loro dal corteo formato in massima parte da un popolo che crede nella protesta pacifica; perché a loro piace ridurre ogni popolo a fenomeno criminale.
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Sfascisti codardi e perdenti, non spegnerete la nostra voce
«Hanno violentato la legittima protesta degli “indignati”», scrive Gad Lerner all’indomani del disastro della manifestazione romana del 15 ottobre, nella quale alcune centinaia di teppisti hanno rovinato l’I-Day, il corteo pacifico di duecentomola dimostranti contro la “dittatura” della finanza mondiale che taglia il welfare con la scusa del debito gonfiato dalla speculazione. «Di fronte a quegli scalmanati in nero che hanno umiliato e nascosto le nostre legittime incazzature – rincara la dose Ennio Remondino, valoroso inviato di guerra della Rai – l’espressione più diretta che mi viene sarà forse rozza, ma sincera: bastardi, brutti bastardi. Codardi, aggiungo, col vostro mascherarvi alle spalle di chi quell’enorme corteo pacifico lo stava vivendo come momento di grande democrazia.
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Niente lezioni da Draghi, la sua cura è la nostra rovina
La dichiarazione rilasciata da Mario Draghi la mattina del 15 ottobre è segno di sarcastica arroganza della classe finanziaria. Mario Draghi, prossimo presidente della Banca Centrale Europea, che ha detto di essere dalla parte degli “indignati”: «Anche noi siamo arrabbiati contro la crisi, figuriamoci i ventenni che non trovano lavoro». Ciò significa che non appena prenderà il suo posto di presidente della Banca, Mario Draghi tasserà le transazioni finanziarie nella stessa misura in cui tassa il mio stipendio? Che la Bce erogherà finalmente un reddito di cittadinanza per tutti i disoccupati europei? Chiederà ai governi europei di investire nuovamente i soldi tagliati alla scuola, e di riassumere i dipendenti pubblici e privati licenziati per effetto delle misure deflazioniste e privatistiche della passata gestione della Bce? Ne dubito.
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Morire di smog a Milano, dove aumenta il biglietto del tram
La città più inquinata d’Italia è Torino con 47 microgrammi per metro cubo all’anno. Milano segue a ruota con 44 microgrammi per metro cubo. Dati riportati dal rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) a fine settembre. Le conseguenze sono ormai note: tumori alla gola e ai polmoni, leucemie infantili, insufficienze respiratorie, infarti. A Torino e a Milano si muore per l’aria inquinata. Gli edifici di queste città hanno i colori dello smog con gradazioni che vanno dal nero dei piano terra al grigio tenue degli ultimi piani.
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Contro il nazismo finanziario un nuovo software: l’umanità
Ottobre 2011. La lotta contro la dittatura finanziaria sta esplodendo. I cosiddetti mercati finanziari e i loro cinici servitori stanno distruggendo i fondamenti stessi della civiltà sociale. L’eredità del compromesso postmoderno tra classe operaia e borghesia progressista è stracciata. Le politiche neoliberiste stanno tagliando educazione e sistema pubblico della sanità e cancellando il diritto al salario e alla pensione. Il risultato sarà impoverimento di vasti settori della popolazione, crescente precarietà delle condizioni di lavoro e quotidiana umiliazione dei lavoratori. L’effetto successivo sarà la violenza, perché la gente cercherà capri espiatori per la sua rabbia impotente. Pulizia etnica, guerra civile, cancellazione della democrazia. Questo sistema è nazismo finanziario: Finazismo.
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O la borsa o la vita: anche i ricchi ora devono pagare
Si attribuisce a Paul Valéry, saggista e poeta francese, il detto: «Un autore scrive sempre lo stesso libro». In fondo, anche gli editoriali di Nigrizia degli ultimi decenni incarnano spesso la stessa denuncia: l’intollerabilità delle diseguaglianze sociali; lo sfruttamento sociale diventato sistema; un impianto capitalistico che impoverisce sempre di più i già poveri e che arricchisce i già ricchi (persone o paesi); l’ossessione patologica della crescita e del profitto; una cultura che ha assunto il denaro come unico valore di relazione e di organizzazione sociale; l’egoismo che prevale sulla solidarietà e l’io sul noi.
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Militarizzare Chiomonte, altro che “Padroni a casa nostra”
Apprendiamo oggi dal quotidiano “La Stampa” di Torino che il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota sarebbe pronto a richiedere la militarizzazione di Chiomonte per rendere sicuri i “cantieri” applicando la targhetta di “sito di interesse strategico” alle recinzioni. Pare infatti che le dichiarazioni strappate dai media al commissario europeo Brinkhorst in merito ai recenti sviluppi del progetto Tav Torino-Lione (“non si torna più indietro, sono contento degli sviluppi”, etc) abbiano creato quel tipico clima di ottimismo ed euforia che ha portato il fiero leghista Cota a proporre nuovamente la militarizzazione. Per iniziare ad essere chiari, non è che la situazione attuale sia diversa da un campo militare con filo spinato reti, centinaia di uomini in mimetica e reti alte oltre tre metri.
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Debito illegale, Napolitano deve difendere noi innocenti
«Il presidente della Repubblica è d’accordo con Draghi e Trichet, cioè non parla a nome del popolo che rappresenta». Parola di Giulietto Chiesa, che attacca direttamente il Quirinale: «Tutte le proposte sul campo sono drammatiche, ma quelle che ci propongono loro sono peggio di ogni altra soluzione tra le non molte possibili». Berlusconi sta chiaramente affondando e «i topi si stanno preparando ad abbandonare la nave»; salutata la fine del Cavaliere, il vero problema si aprirà un minuto dopo: chi prenderà il timone del vascello alla deriva? «Sempre gli stessi, i veri responsabili della voragine del debito creato da loro, e che vorrebbero far pagare a noi: i super-ricchi, gli evasori sempre impuniti, i cartelli criminali e le banche che hanno riciclato il fiume di denaro sporco. Questo è un debito illegale».
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Lucrano sulla nostra rovina? E’ omicidio, vanno puniti
Gente che guadagna un miliardo in un’ora… e negli ospedali greci mancano le medicine. Scommettere sul crollo conviene. A scuola non ti spiegano come funziona la finanza. Se lo facessero avremmo già le barricate per strada. Se la gente sapesse come funziona il sistema comprenderebbe anche che è naturalmente indirizzato a creare crolli economici, semplicemente perché quando si scatena il caos e la bancarotta gli speculatori guadagnano di più. E’ una caratteristica fisiologica del sistema. E’ più facile scatenare una crisi di panico che una crisi di ottimismo. Questo è essenzialmente il motivo per il quale la finanza mondiale è nello sterco fino al collo.
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Noi valsusini non accetteremo mai il tabù dell’inutile Tav
Affronto per l’ennesima volta l’argomento più tabù degli ultimi vent’anni: la Tav. Anzi, mi correggo, non è la Tav ad essere tabù, ma è la predisposizione nazionale all’occultamento di tutte le motivazioni contrarie e soprattutto dei circonstanziati dati e delle precise argomentazioni che ne sconsigliano la costruzione a renderlo tale. L’argomento Tav deve rimanere circoscritto alla violenza di qualche testa calda amplificato, inoltre, dal ritrovamento di improbabili “catapulte” e ordigni atti al danneggiamento di persone o cose, anche se negli ultimi giorni il rastrellamento dei gendarmi nei boschi di Chiomonte si limita a qualche sacchetto di castagne fraudolentemente sottratte ai proprietari.
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Wells: attenti, sarà il Pd a finire il lavoro di Berlusconi
C’è una crescente opposizione popolare in Italia alle politiche di austerità in corso di attuazione da parte del primo ministro Silvio Berlusconi. La recente manovra da 54 miliardi di euro è parte di un programma pluriennale di tagli alla spesa sociale e aumento di tasse regressive. L’attacco contro la classe lavoratrice è stato implementato sia dall’attuale governo di centrodestra di Berlusconi, così come dal precedente governo di centrosinistra guidato da Romano Prodi. Nemmeno approvato il provvedimento, che l’élite finanziaria ed industriale ha subito iniziato a fare progetti per il prossimo attacco. Il “Wall Street Journal” ha subito sottolineato che la misura era insufficiente. «Gli economisti temono che la proporzione del debito pubblico resterà elevata», ha scritto.