Sogni d’oro, Italia: il superpotere Ue festeggia il Rosatellum
Aveva ben presente, l’allora giovane rottamatore Renzi, quale fosse il cuore del problema: metter fine alla sciatteria di una farsa, recitata da partiti impresentabili. Un acquario virtuale, dentro cui c’erano mille sigle ma mancava la bandiera fondamentale, quella dell’Italia: il calpestato popolo italiano, non più sovrano né decentemente rappresentato nelle sue istanze fondamentali. Solo che il Matteo ne ha organizzata un’altra, di farsa – la sua – limitandosi a fingere di rottamare un sistema ingessato, perfettamente funzionale alla grande oligarchia affaristica internazionale, con i suoi terminali nella piccola oligarchia nazionale. E’ stato ferocemente boicottato, Renzi, e poi si è auto-affondato con un referendum sbilenco. Ma intanto gli era già caduta la maschera: il suo dirompente potenziale comunicativo l’aveva sprecato scagliandolo appositamente fuori bersaglio, contro ipotetici mulini a vento (le “auto blu” grillesche, la “casta”, gli “sprechi”), sparacchiando a casaccio contro l’antropologia partitocratica, per poi affrettarsi a svendere gioielli di famiglia (Poste Italiane) mettendosi in coda: ecco, sono io il nuovo feudatario, è con me che dovete parlare per continuare il grande saccheggio. “Sburocratizzare”, è stata la sua parola d’ordine, perfettamente adatta a evitare di impensierire l’unica vera burocrazia nefasta, quella di Bruxelles, da cui l’Italia è intrappolata.
Oggi si indignano, i dinosauri dell’Ulivo, di fronte allo spettacolo dell’ultima legge elettorale imposta con la forza, manu militari. E arrivano a rimpiangere il Berlusconi del Porcellum, avversato con autentico odio per vent’anni, salvo poi spalancare le porte a Mario Monti, al pareggio di bilancio, al Fiscal Compact, alla legge Fornero sulle pensioni. Non una parola di autocritica dalla sfinge Prodi – demolitore dell’Iri, fanatico supporter dell’euro e del Trattato di Maastricht, presidente della Commissione Europea, super-privatizzatore, advisor di Goldman Sachs. Contro Renzi si agita D’Alema, che vantò il record continentale delle privatizzazioni all’epoca in cui aveva trasformato Palazzo Chigi in una merchant bank. E sul già famerigerato Rosatellum si abbattono i fulmini dei grillini, ben decisi anche loro – esattamente come Renzi – a non sfiorare nemmeno lo zerbino di Bruxelles, astenendosi da qualsiasi proposta per contrastare la super-oligarchia Ue-Nato, i diktat di Juncker e Merkel, le sanzioni alla Russia, l’infame euro-sistema, le regole intoccabili dell’austerity. Inservibili, anche loro: buoni solo a drenare rabbia, illudendo un elettore su tre di poter votare per il meno peggio. Alla freschezza spontanea di una base di militanti e attivisti è stato imposto un regime di caserma, con ordini impartiti dall’alto ed eseguiti a comando da figure debolissime, come l’avatar Di Maio.
Piangono un po’ tutti, per la nuova super-schifezza elettorale, perché sanno di dover recitare – per un riflesso di decenza – almeno l’avanspettacolo del pianto. Ma sono ben contenti di aver rinnovato l’abbonamento a vita alla palude, l’acquitrino dove ciascun nuotatore sa perfettamente che non deciderà nulla, dovendo limitarsi a ratificare scelte adottate fuori dall’Italia, affidate al Padoan di turno. Il nuovo concorso-poltrone, progettato per un potere piccolo e senza idee (quello dei Letta, dei Gentiloni) dimostra solo che l’Italia continuerà a restare innocua e sottomessa, inoffensiva, di fronte ai grandi poteri che si trincerano dietro la Merkel e Macron. Un’Italia inerte, alla deriva nel Mediterraneo, in balia di un equipaggio inaffidabile, mediocre, mercenario. Non uno straccio di idea, di progetto per il paese. Meno tasse e più servizi? Investimenti strategici per uscire dalla cosiddetta crisi? Servono soldi, ma per metterli a bilancio bisogna litigare coi signori dell’Europa. Troppa fatica, troppi rischi. Meglio restare a guardare la nave che affonda, tenendosi stretti alla poltrona riconquistata con il sotterfugio di una legge elettorale che imbarazza persino chi l’ha imposta. Grasse risate, come al solito, da Parigi a Berlino: sogni d’oro, Italia. Nessuno disturberà il manovratore.
Sarò drastico. Chi va ancora a votare
O
è un cliente, un mantenuto, un mafioso, un bandito
al servizio di politicanti (capibastone, baronetti, valvassori) che gridano vendetta al cielo
OPPURE
è un idiota.
Razionalmente parlando, tertium non datar.
Difficile determinare le rispettive percentuali con un sondaggio, perché clienti banditi ecc non darebbero testimonianza veritiera.
Credo però che la percentuale di idioti, nel popolo amèbico e pastasciuttaro, sia ancora elevatissima.
“datur” ovviamente. Mi ha fregato in volata il solito correttore cazzaro.
Il treccartaro baro, sicario dei chiagni e fotti di giovè, si è vendicato del NOOOOO che si beccò nel Referendum del 4 dicembre 2016. Col Rosatellum non ci si sbronza, non si riesce a berlo tanto fa schifo, né bianco né rosso fatto col “bastone”. Non andare a votare? Faremmo il gioco di Milano-Roma, che è ricicciato dalla cloaca tombale più arrogante che mai. Col questa puttanata ha fatto il gioco del M5S. Se ante rosatellum si era decisi a votare Salvini per dispetto, ora che il “feroce” magnacadaveri e cacciatore si è messo con il bottaniere de milàn ed il demoNIOcristiano dell’etruria, non potrà più contare sui voti di protesta, che andranno ai Cri.Cri:Cri.llini. Anche i renzisti non andranno a votare, anche loro schifati dal tradimento del ducetto pinocchietto che si è congiunto col tanto da loro disprezzato mummiascon. I “vincitori” delle poltrone, saranno, ovviamente, TUTTI proni e servi alla krukkulona, va senza dire. Ascolteremo la versione cantata dai grillocchi dopo aver udito l’arrangiamento dei sinistri demoNIO cristiani.
Al di là di tante chiacchiere che è l’unica cosa che sapete fare, le alternative sono tre: votare per uno dei partiti del rosatellum (in pratica tutti, anche i finti contrari, escluso il m5s), votare per il m5s, non votare. Io, da pastasciuttaro idiota, scelgo il m5s, voi, intelligentoni, come altrettanto intelligentoni sono quelli che a questo punto ci hanno portati, scegliete una delle altre due opzioni. Come dice Beppe Grillo: “questo è il mondo al contrario”
Con la mia logica terraterra cercherò di spiegare perchè votero m5s:
se uno si trova di fronte alla alternativa di scegliere fra un calcio nelle palle e una sprangata nelle gengive o un tizzone ardente spento nelle emorroidi , conviene comunque operare una scelta.
Almeno ci si trova preparati , anche perchè senza scegliere è facile , anzi sicuro che bisognerà far fronte a tutte e tre le goliardiche sottomissioni , come è stato fino ad ora e come sarà in avvenire.
A chi non basta questo sforzo di logica basterà una semplice consierazione ancora piuì terraterra:
la classe dirigente attuale è ormai putrefatta, autoreferenziale, corrotta eccetera ; anche un semplice ricambio puo’ giovare a qualcosa.
E poi non dimentichiamo che sono stati cacciati dal parlamento perche’ sono stati gli unici ad alzare la testa quando si è trattato di regalare 7 miliardi di soldi nostri per la famosa ricapitalizzazione della Banca d’Italia , che come tutti sanno E’ PRIVATA.
buona domenica
Non ricordo quando ho votato l’ultima volta. Non meno di 20 anni fa… errori di gioventù Desiderio.
concordo pienamente.
Si si… intelligentoni, non avete capito che è caduta la vera maschera, quella del M5stelle, prossimo governo PD/M5S, rivoluzione nelle strade…
Spes ultima mori. Auguri ai pentastelluti. Ben vengano, se la conseguenza sarà la rivoluzione nelle strade. Se ci credessi li voterei anch’io. Però mannaggia non ci credo. Nè di riffo né di raffo ci sarà mai altra rivoluzione in Coprolandia se non quella poderosa, ma silenziosa, come l’alta marea: l’invasione colorata degli alieni.
Concordo. Il male minore pare essere il 5 stelle adesso.
Ma non li lascerebbero contare un benamato come non contano nulla gli altri per le questioni importanti.
Quindi rimango dell idea di non votare.
Se la cantino e se la suonino per l’unica cosa che ancora possono fare. I LORO INTERESSI.
Io almeno non avrò perso TEMPO.
Non solo…
Le regole con cui sono cresciuto sono cambiate più volte a mio svantaggio.. non credo si possa tornare indietro …
Quindi, soffochiamo pian piano, che passa a nuttata…
Io sono un conservatore del meglio che ho conosciuto e non c’è più possibilità di conservare un bel nulla.
Dobbiamo diventare tutti morti di fame e in lite..
Divide et impera dalla notte dei tempi. O no???