Biglino: ma quale religione, nella Bibbia non ve n’è traccia
Molte mie traduzioni stanno trovando conferme inattese, addirittura in forum e siti di consulenza ebraica. Ne cito alcune: la Bibbia parla di ingegneria genetica, gli angeli biblici non sono entità spirituali ma individui in carne ed ossa, i cherubini erano oggetti meccanici (robot, li definiscono gli stessi esegeti ebrei), i cosiddetti miracoli non hanno origine soprannaturale ma tecnologica, la Bibbia non parla di creazione dal nulla, Satana non esiste nell’Antico Testamento. Se il Pentateuco del codice masoretico di Leningrado costituisce anche la base della Torah ebraica, mi si domanda come sia possibile che gli ebrei, che conoscono bene la loro lingua, non si siano accorti che la Torah non può essere un libro sacro? Tra le tante conferme che ho ricevuto da esegeti ebrei c’è anche la seguente: la Bibbia non è un libro di religione. Ho spiegato che il rapporto tra il pensiero ebraico e Yahweh non è basato sulla “fede” di tipo cristiano, bensì sulla fiducia: quel popolo rispetta la sua parte del “patto” avendo fiducia nel fatto che Yahweh a sua volta rispetterà le promesse a lui formulate, e che sono da concretizzarsi esclusivamente su questa terra.
Il significato che comunemente si attribuisce al termine “sacro” nella nostra cultura è totalmente estraneo al testo biblico. Non si può procedere dal testo biblico per ipotizzare la figura di un dio esterno all’esistente, perché l’Antico Testamento non contempla questo concetto di Dio e non ne parla mai. Su un sito di consulenza sulla lingua ebraica si legge che Elohim, stando alla loro traduzione, non sarebbe un semplice plurale, ma un “plurale di astrazione”, cioè un singolare a tutti gli effetti? Nei libri, nelle conferenze e nei filmati che ho realizzato appositamente ho ampiamente documentato – e documento ogni volta – come questa operazione filologica sia un tentativo, assolutamente privo di ogni fondamento, di mantenere la tesi dottrinale monoteista. Tutta la Bibbia dimostra che gli Elohim erano tanti: su questo non ci possono essere dubbi; li conosce, li nomina, li considera molteplici con una naturalezza e una semplicità che sono evidenti già nelle Bibbie tradizionali, quelle che quasi tutti hanno in casa.
In “La Bibbia non è un libro sacro” esamino ulteriormente questo aspetto ed evidenzio anche come sarebbe assurdo ipotizzare il contrario dal punto di vista storico e sociale del comportamento tenuto nei loro confronti dagli stessi antenati del popolo ebraico. Come è stato possibile scambiare questo “colonizzatore/governatore di nome Yaweh” con il Dio dei teologi? Non si tratta di “scambiare”: questo farebbe infatti pensare ad un errore. L’operazione che è stata volutamente avviata e condotta nei secoli – a partire dal sacerdozio del Tempio di Gerusalemme – è consistita nel trasformare totalmente quel personaggio creando la figura di un Dio che nell’Antico Testamento non è mai stata presente. Gli Elohim sono stati fatti divenire il Dio unico identificandolo in Yahweh, mentre è evidentissimo che quest’ultimo non era che uno di loro. Non un errore, dunque, ma una palese e reiterata mistificazione, resa possibile dal fatto sostanziale che i fedeli non leggono la Bibbia per vari motivi: nel passato il popolo non sapeva leggere, poi c’è stata la proibizione esplicita e infine a questi elementi si affianca la pigrizia innata di molti di noi. Ma ora la situazione sta cambiando: la comprensione e l’informazione si diffondono.
Come mai affermo che nel Genesi non esiste il concetto di creazione? L’ho documentato in 70 pagine di “Non c’è creazione nella Genesi”, e qui sintetizzo: il verbo “bara” non significa mai “creare”, in nessuno dei passi biblici; inoltre, come affermano tutti gli studiosi di filologia semitica (alcuni de quali sono citati nel mio libro), quella radice verbale non significa creare – e tanto meno creare dal nulla – in nessuna lingua semitica. Significa sempre intervenire in una situazione già esistente, per modificarla. Ed è esattamente ciò che gli Elohim hanno fatto a partire dal primo versetto della Genesi, che non parla quindi di creazione ma di un lavoro preciso e concreto, finalizzato a trasformare un territorio per renderlo fruibile da parte degli Elohim. Varie chiavi di decodifica (tante, e diverse le une dalle altre) vengono presentate da secoli e sono quelle teologiche, esoterico-iniziatiche, cabalistiche. In questa grande varietà di tesi, che si annullano spesso a vicenda, non faccio altro che inserire anche la mia: poi ciascuno sceglierà. Le varie chiavi di lettura utilizzano questo atteggiamento esegetico: “Quando la Bibbia dice che… in realtà vuol dire che…”. Io invece “faccio finta che” quando la Bibbia scrive una cosa voglia dire proprio quella, e vedo cosa ne viene fuori.
Negli anni di traduzione condotti per le Edizioni San Paolo mi sono accorto che ne esce un mosaico preciso, chiaro, evidente, coerente di per sé e soprattutto affascinante. Ed è quello che sto provando a raccontare da alcuni anni. Alla luce di questa mia lettura dell’Antico Testamento è ancora possibile una fede cristiana? Per fortuna la fede non ha e non deve avere bisogno di un libro, tantomeno di un libro come quello, costruito nel modo che sto da tempo spiegando nelle conferenze: un libro, anzi un insieme di libri scritti e riscritti, copiati con continue variazioni, emendati, interpolati, corretti, contenenti più di 1.500 errori, sviste, contraddizioni palesi. Sono testi in cui, per secoli, tutti i detentori del potere hanno fatto di volta in volta ciò che hanno voluto. Testi sui quali le singole tradizioni non concordano neppure: per la Chiesa cattolica i libri da considerare veri sono 46, per la cultura ebraica e per il protestantesimo sono solo 39, per i cristiani copti sono veri i libri che invece non lo sono né per Roma né per Gerusalemme. La cosiddetta “tradizione” non solo non è garanzia di verità, ma è certezza di manipolazione. La fede deve necessariamente essere altro.
(Mauro Biglino, dichiarazioni rilasciate alla pagina Facebook “L’insostenibilità storica del Cristianesimo e il mito di Gesù” il 13 dicembre 2013. Già traduttore di ebraico antico per le Edizioni San Paolo, di recente Biglino ha proposto una inedita traduzione letterale dell’Antico Testamento ricavata dal Codice Masoretico di Leningrado, quello su cui si basa la Bibbia comunemente diffusa oggi in Occidente, ricavandone volumi come “Non c’è creazione nella Bibbia”, “Il Dio Alieno della Bibbia”, “Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia” e “La Bibbia non è un libro sacro”, pubblicati da Uno Editori).
Noto che l’articolo è stato taggato “analfabetismo” e “manipolazione”: è certamente il caso dell’autore, che usa menzogne intervallate qua e là da qualche verità per raggirare il lettore. Basta conoscere le lingue e la storia ebraica per far crollare il castello di frottole che si cerca di costruire in questo ennesimo articoletto di stampo cospirazionista. Poi magari ci spiegherà quale fonte di energia e quale tecnologia avrebbero animato questi “cherubini robot” qualche migliaio di anni fa… ma sappiamo già dove vuol andare a parare: gli alieni! Ci sono medicine per curare certe manie, signor Biglino…
Incurante degli sfottò e sberleffi lanciatigli addosso da illustri accademici (esempio: dal Prof. Danilo Valla) , Mauro Biglino prosegue imperterrito nelle sue fantasiose e risibili interpretazioni della Bibbia, riesumando le frottole di suoi predecessori del XX° secolo.
A quando l’annuncio del dio alieno proveniente dal pianeta Nibiru?
Davanti a cotanta sfrontatezza non so se ridere o piangere, posto il grande dramma planetario in cui siamo attualmente immersi.
Poi mi viene in soccorso il grande Joël van der Reijden col suo report sul depistaggio/UFO ”Royals and Rockefellers financing alien abduction stories” (vedasi mappa nel seguente URL):
http://www.isgp.nl/miscellaneous/2014_08_Coast_to_Coast/Art_Bell_Coast_to_Coast_AM_new_age_alien_abduction_financiers_Rockefeller_Hans_Adam_von_Liechtenstein_Bob_Bigelow.gif
e capisco l’inghippo.
Io non pretendo di interpretare la bibbia con i vari passaggi di mano che ha sopportato, ma credo bastino una coscienza funzionante e l’onestà intellettuale per vovere bene e in pace con se stessi, senza bisogno di alcuna religione.
Credo a quel che vedo e tocco con mano. Neppure ciecamente e con le dovute cautele.
vorrei chiedere , riguardo la creazione , chi era il testimone dell’evento ?
se c’era il testimone che dopo ci segnala l’avvenimento qualcosa non quadra .
la creazione è un esempio , è un esempiooo ….
cosa sta scoprendo la fisica quantistica ?
se ci piacciono le favole , alla domenica andiamo in chiesa , ma non rompiamo le scatole a chi vuole uscire da questa meschina visione della vita ..
mah! … cui bono? …
Credere in Dio è considerato da taluni una servitù oppressiva, da altri un non-problema che neppure li sfiora, mentre per altri ancora viene apprezzato come un privilegio che l’essere pensante acquisisce durante il cammino della propria esistenza.
Personalmente, appartengo a quest’ultima categoria ma non mi disturba affatto che vi sia chi la pensi diversamente.
Ritengo infatti che tale scelta appartenga alla sfera personale di ognuno di noi e mi irrita assai colui il quale interferisce, conculcando o sradicando coattivamente la fede in Dio.
L’irritazione diviene allarme rosso quando appuro che le dette interferenze manipolative vengono finanziate da ricchi o super-ricchi.
Perché lo fanno? Per il loro tornaconto, ovviamente.
Altra storia è la fisica quantistica, in cui è difficilissimo barare come avvenne ai tempi di Nikola Tesla (il più grande scienziato di tutti i tempi) che venne bistrattato e misconosciuto dagli oligarchi della sua era.
Nel 1993, il premio Nobel per la Fisica Leon Lederman e lo scrittore Dick Teresi pubblicarono il libro intitolato “La particella di Dio: se l’universo è la domanda, qual è la risposta? ”
“La particella di Dio” in questione è il bosone di Higgs, la cui scoperta avrebbe significato, a detta di Einstein, l’avvicinarsi a conoscere la mente di Dio.
Ed il bosone di Higgs venne scoperto per merito soprattutto della scienziata italiana Fabiola Giannotti , , divenuta direttore generale del CERN di Ginevra.
Dunque, l’universo <i<( o gli universi, dato che teoricamente potrebbero essere più di uno esistenti in diverse dimensioni parallele) è stato fabbricato da Dio: ha avuto un inizio e, se Dio vorrà, avrà una fine.
Piaccia o non piaccia.
l’universo , dal punto di vista quantistico , non ha un’origine definita , è un gioco degli specchi .
l’infinitesimo piccolo che si riflette nel grande , è un sistema frattale .
dire , se Dio vorrà , avrà una fine , è banale , te ne accorgerai alla fine dei tuoi giorni , ma purtroppo non potrai dircelo .
Me l’aspettavo, egregio Giuseppe!
La sua ultima replica era stata infatti preannunciata dal suo precedente “assist” «…cosa sta scoprendo la fisica quantistica ?» ed io sono stato al gioco, accennandone.
Le rispondo precisando, però, che la chiuderò qui.
Universo frattale?
Con tutto il rispetto per Luciano Pietronero e per Francesco Sylos Labini, è una teoria cosmogonica assai minoritaria nonché piuttosto antiquata.
C’è di meglio oggi in giro.
Come i postulati espressi in ” Constraints on the Universe as a Numerical Simulation” dai fisici Silas Beane, Zohreh Davoud e Martin Savage.
In ogni caso, trattasi sempre di teorie sostenute da sistemi di equazioni matematiche e non dalla verifica sperimentale.
Pertanto, potrebbero lasciare il tempo che trovano.
Egregio Silvio ,
grazie dell’assist , me lo aspettavo , tu dici ” in ogni caso trattasi sempre di teorie sostenute da sistemi di equazioni matematiche e NON DALLA VERIFICA SPERIMENTALE . ”
se tu credi nel Dio biblico , rendimi conto in modo sperimentale di certi avvenimenti biblici , tipo il camminare sulle acque , moltiplicare pane e pesce , tramutare acqua in vino , ecc ..
se per questi avvenimenti non esiste una VERIFICA SPERIMENTALE , cosa sono MIRACOLI o INVENZIONI o la
STESSA COSA ?
Si rende conto della trappola illogica in cui si è cacciato equiparando il trascendente con le cose di questa terra?
Chi acquisisce il privilegio di credere, crede e basta senza chiedere nulla in cambio, contropartite e/o prove provate.
Ciò vien detto comunemente “atto di fede”.
È l’atto di fede il discrimine che separa i credenti dagli ignavi e dai non credenti.
Punto.
Detto questo, lei è liberissimo di continuare a pensarla come ha sempre fatto.
Sono affari suoi e non miei.
Ah, è buona educazione ricambiare col “lei” a chi le dà del “lei”.
Non me ne voglia e mi stia bene.
Egregio signor Silvio ,
mi scusi se mi son permesso di darle del tu , a volte certe discussioni mi portano ad essere più diretto , forse ad essere più vicino con le persone con cui discuto .
detto questo , penso che lei non mi abbia ancora inquadrato .
io non sono ateo , né mi riconosco nelle varie correnti religiose attuali , se lei mi parla di atto di fede verso il trascendente , sta compiendo un atto di divisione verso l’unità divina .
l’esistenza in sé è materiale e trascendentale , è unitaria .
l’atto di fede che lei ottempera in realtà è una delega ad un ente per la propria salvezza .
io credo per vedere , per conoscere e sperimentare ciò che la vita , nei suoi aspetti fisici e trascendenti , ci offre .
lei crede per salvarsi , ognuno ha le proprie credenze .
addio e buona fortuna
Discussioni sterili … tutti professori … nessuno che retrocede di un passo e si mette in dubbio … alla fine tutti fanatici … tutti uguali … ognuno con la propria verità
ma per favore, lasci perdere.
lasci la Bibbia ai suoi esegeti più seri, possibilmente non cattolici.
Elyon, Elohim e Jahweh…..la diatriba infinita.
La tradizione vuole che i primi 5 libri della Bibbia, che noi chiamiamo Pentateuco, e gli ebrei Torah, siano stati scritti direttamente da Mosè intorno al 1200 a.C.
Fra questi sicuramente il più importante è il primo, che noi chiamiamo Genesi e gli ebrei chiamano Behreshit (”l’inizio”), dove viene descritta sia la cosmogenesi che l’antropogenesi, cioè la nascita del mondo materiale e quella dell’Uomo e delle altre forme viventi.
Se confrontiamo il testo originale della Behreshit con quello della nostra Genesi rimarremmo probabilmente di stucco perché, mentre per la nostra Genesi, il mondo sarebbe stato creato da “Dio” (singolare maschile), per la versione ebraica da una pluralità di individui chiamati Elohim.
Il termine Elohim infatti, che nella nostra Genesi è tradotto con “Dio”, in ebraico è solo plurale, ed è sia maschile che femminile.
Però c’è da dire che a volte la Bibbia presenta il Creatore come Elohim (Dio), altre volte lo chiama Yahweh, o Jehovah (Eterno o Signore), altre volte Elyon (Altissimo).
Questo termine in ebraico significa “quello che sta sopra”, e molto spesso lo troviamo scritto come “El Elyon”, cioè “l’El che sta sopra”.
“El” è il singolare di Elohim e corrisponde al singolare, forse femminile, di Elohà!!!!
Allora in primis possiamo affermare che tradurre “Elyon” con l’Altissimo è abbastanza giusto in quanto entrambi indicano qualcuno che sta al di sopra degli altri……l’unica differenza è che mentre l’Altissimo è un superlativo assoluto, Elyon è un comparativo……ma diciamo che va bene!!!!!
“Elohim” è un termine indubitamente “plurale”, e qui abbiamo il primo problema……se Dio è singolare perché lo troviamo tradotto con un plurale?????
Un’ipotesi plausibile potrebbe essere questa: già ai tempi dell’ebraismo, una delle chiavi unificatrici, fu proprio l’introduzione del monoteismo!!! (quante volte insiste a ricordarcelo, Yahweh della Bibbia, che “non avrai altro Dio all’infuori di me”?).
ATTENZIONE: Yahweh dice “non avrai” e no “non esiste” che è molto diverso!!!
Un’altra cosa che contribuì a rinforzare l’impatto della nuova religione fu l’abolizione dell’idolatria nella mente dei credenti, così da rendere più facile recepire il messaggio complessivo di quella religione.
Difatti non dobbiamo stupirci del fatto che i rabbini non amino troppo sentirsi chiedere “che cosa significa esattamente Elohim?”, poichè dovrebbero introdurre una dimensione spirituale molto più complessa e delicata di quella del semplice “Dio” Yahweh.
Lo stesso hanno fatto i padri della chiesa cristiana, che già avevano mille problemi a mettersi d’accordo sui Vangeli canonici, figurarsi se avevano voglia di rispettare anche questa distinzione, quando traducendo tutto con “Dio”, almeno quel problema non si poneva affatto.
Nelle nostre Bibbie, tutte le volte che troviamo la parola DIO, nella bibbia originale masoretica troviamo la parola Elohim, e tradurre questo termine con DIO è fantasia pura perché nessuno, dico nessuno, sa cosa vuole significare il termine “Elohim”.
Per secoli la filologia teologica ha tentato di dare una spiegazione “logica” a questo termine che senza ombra di dubbio è plurale…..e allora nei vari tentativi di elaborare una soluzione è stato detto che indica un “plurale di maestà”, un “plurale di dignità”, di “astrazione”, e che nella sua accezione di plurale starebbe ad indicare la magnificenza della divinità ecc, ecc…..fino a quella elaborazione che afferma che quando in ebraico Elohim è usato con il verbo al singolare significa “DIO”, mentre quando è usato con il verbo al plurale sta ad indicare le divinità pagane…..gli idoli di pietra!!!!
Ma vediamo un esempio pratico nella Bibbia:
Genesi 20:13: [13]Allora, quando Dio mi ha fatto errare lungi dalla casa di mio padre, io le dissi: Questo è il favore che tu mi farai: in ogni luogo dove noi arriveremo dirai di me: è mio fratello»
Analizzando la frase “…quando Dio mi ha fatto errare….”è indubbiamente un verbo al singolare e quindi secondo quella parte della filologia si parla di Dio perché il verbo è singolare!!!!!
Peccato però che in ebraico, nel testo originale, il verbo sia al plurale e dalla traduzione interlineare si traduce così”…e fu come che fecero vagare me gli Elohim da casa di mio padre….”, quindi tenendo fede a quello che la filologia ci vuole dire, e che a chiamare Abramo dalla casa di suo padre furono le “Divinità pagane”, gli idoli di pietra, perché appunto il verbo che accompagna il termine Elohim è plurale.
Genesi 35:7: [7]Qui egli costruì un altare e chiamò quel luogo «El-Betel», perché là Dio gli si era rivelato, quando sfuggiva al fratello.
Qui chi parla è Giacobbe e ci dice che in quel luogo gli si era rivelato Dio…..dal testo originale troviamo “….e edificò la altare e chiamò il luogo El di Betel poiché la si erano fatti vedere a lui gli Elohim”!!! Quindi se vale quella regola, vuol dire che a farsi vedere a Giacobbe furono ancora gli idoli di pietra, perché il verbo che accompagna il termine Elohim è plurale.
Possiamo soltanto affermare con la tranquillità più assoluta che le traduzioni che abbiamo nelle nostre Bibbie sono “deliberatamente” false, perché nessun traduttore commetterebbe un errore simile……infatti le traduzioni esatte non vengono divulgate ma sono tenute segrete per determinati studi teologici, mentre vengono pubblicate quelle deliberatamente adulterate.
E ora “Jahweh”……..quando nelle bibbie trovate scritto il “Signore” o “l’Eterno”, nel codice ebraico troviamo scritto “Yahweh”.
Anche qui possiamo affermare con tutta tranquillità che si tratta di fantasia pura usata nella traduzione, perché “Yahweh” nessuno al mondo sa cosa significa…è un suono che quell’individuo ha pronunciato quando Mosè, dopo che aveva portato fuori dall’Egitto quel popolo che ebraico non era, salendo sul monte Siani gli disse…”….ma tu chi sei?” che devo convincere quelle persone a seguirti?!!!!
E lui rispose”…mi ricorderete con questo nome!!!!”….attenzione però con questo nome qua…”YHWH”, perché la lingua ebraica è una lingua semitica e si scrive senza le vocali.
Ma la cosa interessante è capire in che lingua questo individuo ha pronunciato quel suono dato che al tempo di Mosè non esisteva la lingua ebraica che ,nel migliore dei modi, si pensi sia comparsa tre o quattro secoli dopo Mosè!!!!!
Facendo un ragionamento logico potremmo dire che, dato che Mosè ha portato fuori quelle persone dall’Egitto, parlassero sicuramente l’egiziano e quindi che questo suono “YHWH” sia stato pronunciato in egiziano o forse pronunciato nella sua lingua perché quello era il suo nome.
Ma la cosa ancora più interessante è che questo suono è stato messo per iscritto, nella migliore delle ipotesi, quattro secoli dopo essere stato pronunciato con una lingua che non sappiamo qual’è.
Si messo per iscritto così “YHWH”, perché le vocali questo suono le ha ricevuto altri milleseicento anni dopo, quando i Masoreti hanno vocalizzato tutto il testo ebraico originale calandoci dentro un significato.
Detto questo dobbiamo dire che la teologia ci dice che questi tre termini indicano sempre la stessa persona….Dio!!!!
Ora rimanendo sull’idea del “plurale majestatis” o di “astrazione” e che quindi Elohim è assolutamente un termine al singolare, vi è un passo nella Bibbia, tra i tanti che identificano la pluralità, dove la distinzione tra Elohim, Elyon e Yahweh è netta e senza ombra di dubbio.
In questo passo si dice espressamente chi è Elyon e cosa fa, che ci sono gli Elohim e che Yahweh è uno di loro, perché se non fosse così allora ci troveremmo di fronte ad una grossa incongruenza con quello che viene descritto in tutto l’Antico Testamento..
Il passo citato è contenuto nel libro “Deuteronomio” uno dei cinque libri che compongono il Pentateuco o Torah ebraica.
Esso recita:
DEUTERONOMIO 32:8,9 [8]“Quando l’Altissimo divideva i popoli, quando disperdeva i figli dell’uomo, egli stabilì i confini delle genti secondo il numero degli Israeliti. [9] Perché porzione del Signore è il suo popolo, Giacobbe è sua eredità”
Innanzitutto c’è da fare una precisazione, in quanto nel versetto biblico originale della Biblia Hebraica Stuttgartensia (copia esatta del Codice di Leningrado) e nei Rotoli del Mar Morto, non si parla della suddivisione dei territori in base al numero degli Israeliti, ma bensì in base al numero degli Elohim.
Quindi siamo di fronte ad un errore di interpretazione da parte dei Masoreti, ma non ci dobbiamo meravigliare quando parliamo della Bibbia.
Ora ritornando al versetto la traduzione sarebbe questa:
DEUTERONOMIO 32:8,9 [8] “Quando Elyon (Altissimo) divideva i popoli, quando disperdeva i figli degli Adam (uomini), egli stabilì i confini delle genti secondo il numero degli Elohim (Israeliti). [9] Perché porzione di Yahweh (Signore) è il suo popolo, Giacobbe è sua eredità”
Ora uscendo da ogni canone religioso cosa deducete da questo passo?
Che esiste un individuo chiamato Elyon, il quale dopo aver fatto chissà cosa (forse la creazione?) divide i territori della Terra in base agli Elohim che c’erano e a Yahweh tocca quel popolo preciso (Giacobbe)
Qui la distinzione che si fa è netta e precisa!!!!!!
Elyon divide, assegna agli Elohim un territorio e a Yahweh tocca quel popolo!!!!!
DEUTERONOMIO 32:12 “Il Signore lo guidò da solo, non c’era con lui alcun Dio straniero”.
Analizzando il versetto:
DEUTERONOMIO 32:12 “Yahweh (Signore) lo guidò da solo, non c’era con lui alcun Elohim (Dio) straniero”.
Ciò è chiaro quando Mosé precisa che Yahweh ha guidato il popolo di Israele da solo, senza l’aiuto di alcun Dio straniero, il che vuol dire che vi erano altri Dèi, legati però a popoli stranieri, che avevano ricevuto come eredità.
Secondo il canone cattolico allora abbiamo che Dio con il nome di Elyon, stabilisce i confini delle nazioni, poi conta il numero di se stesso e in quell’occasione si assegna con il nome di Yahweh, Giacobbe perché sua eredità.
Introducendo il concetto di Mistero della Fede e fermo restando che la suddivisione è stata fatta sulla base dei figli di Israele possiamo affermare che Dio (Elyon) ha fatto la suddivisione sulla base dei figli di Israele e poi si è scelto Giacobbe.
Tutto filerebbe liscio se non fosse che tutta la Bibbia, tutta, altro non è che la storia di come Yahweh, con quel popolo che si è scelto, è andato alla conquista militare, feroce e sanguinosa, per decenni, dei territori degli altri popoli che lui stesso (Elyon) non si era assegnato ma aveva dato agli altri Elohim!!!!
Questo perché se li voleva prendere…..e se diciamo che era uno solo non ci verrebbe da dire che questo era il disegno di un folle? Se era Dio quale problema aveva a prendersi quei territori che non si era assegnato? Doveva discuterne con qualcuno visto che era Dio?
E invece no, manda i suoi a massacrare quelle genti che abitavano in quei territori perché lì si dovevano mettere i suoi….e leggendo i libri di Giosuè vediamo che il termine esatto usato era “pulizia etnica”…..dovevamo morire tutti compresi donne, bambini e anziani.
Ma se lui era Dio allora perché, nel preciso istante che gli servivano anche gli altri, non se li è assegnati? Doveva discuterne con qualcuno? NO! Manda i suoi ad ucciderli e per prendersi quei territori dove lui li aveva messi!!!! Questo vuole farci credere la dottrina.
Precisiamo:
Dio (Elyon) assegna i popoli, Dio (Yahweh) tiene per sé quel popolo, poi va a massacrare gli altri popoli per riprendersi quei territori che lui (Dio/Elyon/Yahweh) gli aveva assegnato…..questo è quello che vuole farci credere la teologia introducendo il concetto del mistero della fede!!!!!!
Ma con la tranquillità più assoluta gli autori biblici volevano solo raccontare il loro rapporto, e tutto quello che ne è derivato, con Yahweh uno degli Elohim, il loro Elohim e lo stesso hanno fatto tutti gli altri popoli della Terra che ci hanno raccontato i loro contatti con i loro Elohim.
Ma Mosè sapeva benissimo che Yahweh era uno dei tanti Elohim che governavano sulla Terra perché quando ha il famoso incontro con lui, non sapendo chi fosse, gli chiede: “Ma tu chi sei?” E Dio rispose con la famosa frase :”Io sono colui che sono”
Ma è ovvio che una domanda del genere non si fa al Dio unico trascendente universale creatore di tutte le cose, perché è il Dio Unico!!!!
Ma forse Mosè sapeva che non era così, ed inoltre ogni volta che Dio si presentava diceva: “Io sono il Dio (Elohim) di Israele” quindi si identificava come la divinità di un popolo preciso, facendo presupporre che gli altri popoli erano votati ad altre divinità (Elohim).
Che vi fossero altri Elohim lo si può dedurre anche da altri fattori…per esempio che tutta la discendenza prima di Giacobbe era legata ad altre divinità.
Tutti conosciamo Noè…. Noè ha tre i famosi figli SEM, CAM e JAFET…..il più importante è SEM dai quali discendono i “semiti” appunto.
Sem ha un sacco di figli fino a che si arriva ad EVER dal quale discendono poi gli “Ebrei”!!!!
Ever ha dei figli fino a quando si arriva a TERACH che ha tre figli: ABRAMO, NACOR e ARAN.
Aran ha un figlio che si chiama LOT mentre Abramo ha un figlio che si chiama ISACCO che a sua volta ha due figli gemelli: ESAU’ e GIACOBBE.
NOE’
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CAM SEM JAFET
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EVER
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TERACH
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NACOR ABRAMO ARAN
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ISACCO LOT
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ESAU’ GIACOBBE (Assegnazione di Jahweh)
La Bibbia ci dice che Jahweh si doveva occupare di Giacobbe, degli altri discendenti non se ne doveva importare, e se noi leggiamo bene la bibbia vediamo che i nemici di DIO e del suo popolo eletto erano i: Moabiti, Ammoniti, Amalechiti, Edomiti, Madianiti.
E sapete chi erano questi popoli?
Moabiti, Ammoniti erano i diretti discendenti di Lot, nipote di Abramo;
Amalechiti, Edomiti discendenti diretti di Esau fratello gemello di Giacobbe;
Madianiti discendenti diretti di Abramo attraverso sua sorella;
Yahweh con quel pezzo di famiglia che gli era stato assegnato, solo un pezzo non tutta la discendenza, si occupava di mandare i suoi a combattere contro zii, cugini e nipoti per strappargli i loro territori.
Ma la domanda più curiosa è: chi si occupava degli altri?
La risposta è sempre nella Bibbia in:
Giudici 11:24 [24]Non possiedi tu quello che Camos tuo dio (Elohim) ti ha fatto possedere? Così anche noi possiederemo il paese di quelli che il Signore (Yahweh) ha scacciati davanti a noi.
Chi parla è Iefte, comandante in capo delle forze israelite che sta combattendo contro gli Ammoniti e parla al re di quest’ultimi. Iefte non dice noi abbiamo Yahweh il nostro DIO unico, ma dice come voi possedete quelle terre che vi ha dato il vostro Elohim Camos, così noi possediamo quelle che ci ha dato il nostro Elohim Jahweh.
Per Iefte, Jahweh e Camos sono assolutamente uguali e hanno gli stessi diritti sui popoli che governano, ma la teologia continua a dirci che Elohim è singolare e che è il Dio unico.
Anche Giosuè, successore di Mosè, sapeva che Yahweh era uno dei tanti, difatti quando devono andare alla conquista della Terra Promessa questi riunisce i capi delle tribù per prendere una decisione.
Giosuè 24:2,3 [2] “Giosuè disse a tutto il popolo: «Dice il Signore, Dio d’Israele: I vostri padri, come Terach padre di Abramo e padre di Nacor, abitarono dai tempi antichi oltre il fiume e servirono altri dei. [3] Io presi il padre vostro Abramo da oltre il fiume e gli feci percorrere tutto il paese di Canaan; moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco.”
Analizzando il versetto:
Giosuè 24:2,3 [2] “Giosuè disse a tutto il popolo: «Dice Yahweh (Signore), Elohim (Dio) d’Israele: I vostri padri, come Terach padre di Abramo e padre di Nacor, abitarono dai tempi antichi oltre il fiume e servirono altri Elohim (dei). [3] Io presi il padre vostro Abramo da oltre il fiume e gli feci percorrere tutto il paese di Canaan; moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco.”
Qui Yahweh, identificandosi come sempre l’Elohim d’Israele, dice al suo popolo che i loro padri Terach, Abramo e Nacor, che abitavano oltre il fiume, cioè la Mesopotamia, servivano altri Elohim. Lui, Yahweh, prese con sé Abramo e lo condusse in terra di Canaan.
Mentre Abramo decide di seguire Yahweh in altra terra, la sua famiglia rimane in Mesopotamia e continuerà a servire gli Elohim che governavano quel territorio, e questo è palese nella Bibbia
Giosuè 24:14 “Temete dunque il Signore e servitelo con integrità e fedeltà; eliminate gli dei che i vostri padri servirono oltre il fiume e in Egitto e servite il Signore.”
Analizziamo:
Giosuè 24:14 “Temete dunque Yahweh (Signore) e servitelo con integrità e fedeltà; eliminate gli Elohim (dei) che i vostri padri servirono oltre il fiume (Mesopotamia) e in Egitto e servite Yahweh (Signore).”
Qui Giosuè ci dice che oltre agli Elohim della Mesopotamia, c’erano anche quelli che governavano in Egitto, e vogliamo ancora parlare di plurale di astrazione?
C’è Yahweh Elohim d’Israele, gli Elohim della Mesopotamia e gli Elohim dell’Egitto e questo viene raccontato tranquillamente nella Bibbia.
Sappiamo che Jahweh quando fece uscire quelle persone dall’Egitto promise loro la cosiddetta “Terra Promessa”, un territorio che andava dal Nilo all’Eufrate….
Ma non se lo sono mai sognato di poter andare a conquistare quel territorio lì, al massimo hanno cercato di conquistarsi dei territori a macchia di leopardo all’interno della terra di Canaan!!!!
Ma sentiamo cosa ci dice la Bibbia a tal proposito:
Giosuè 13:1 [1]Quando Giosuè fu vecchio e avanti negli anni, il Signore gli disse: «Tu sei diventato vecchio, avanti negli anni e rimane molto territorio da occupare.
Ma vi rendete conto, Jahweh promette di dare la terra promessa al suo popolo eletto, e poi fa la ramanzina a Giosuè che è diventato vecchio, quindi che è passato troppo tempo, e ci sono ancora tanti territori da conquistare.
Ma a proposito di questa promessa, di questa alleanza con il popolo israelita c’è una cosa curiosa da evidenziare:
Deuteronomio 5:1-3[1]Mosè convocò tutto Israele e disse loro: «Ascolta, Israele, le leggi e le norme che oggi io proclamo dinanzi a voi: imparatele e custoditele e mettetele in pratica. [2]Il Signore nostro Dio ha stabilito con noi un’alleanza sull’Oreb. [3]Il Signore non ha stabilito questa alleanza con i nostri padri, ma con noi che siamo qui oggi tutti in vita.
Capito? Mosè dice esplicitamente che l’alleanza Yahweh l’ha fatta solo con Giacobbe e la sua discendenza….mentre con i loro padri non ha fatto alcun patto!!! Tant’è che leggendo attentamente la Bibbia viene da pensare che l’Elohim che si rivolse ad Abramo non fosse Yahweh, ma un altro Elohim!!!!
Difatti nella Bibbia in ebraico viene chiamato El Shaddai, che significa “El potente”e sembra che sia stato questo Elohim a farsi conoscere ad Abramo e discendenti, poi a seguito di quella divisione delle nazioni e delle assegnazioni, a Jahweh è stato assegnato quel pezzettino della famiglia che faceva capo a Giacobbe.
Secondo alcuni studiosi addirittura pare che Jahweh sia stato il figlio minore di uno dei capi degli Elohim e dato che doveva farsi le ossa e dimostrare di cosa fosse capace, gli è stato assegnato quella precisa discendenza, mentre agli altri membri della famiglia sono stati assegnati altri Elohim!!!!
Per iniziare ,leggete la Bibbia che avete in casa sapendo che:
1) quando c’è scritto Dio, in ebraico nel 90% dei casi c’è il termine “Elohim” (desinenza plurale); qualche volta c’è “El” (singolare). Inoltre spesso il termine Elohim è seguito dal verbo al plurale in ebraico (come in Gen 20,13 o 35,7) mentre in italiano è “stranamente” tradotto col singolare . Elohim inoltre è riferito a numerosi individui alcuni dei quali sono addirittura identificati con il nome proprio: Yahweh, Kemosh, Milkom…
2) quando c’è scritto l’Altissimo, in ebraico c’è “Elyon”
3) quando c’è il Signore o l’Eterno, in ebraico c’è “Yahweh”
4) Quando trovate “spirito” dovete sapere che in ebraico c’è “ruach”, termine che vi invito a NON tradurre ma a lasciare così: leggete solo molto molto attentamente ciò che il contesto dice di volta involta del “ruach” e capirete che ha molti significati, esattamente come la parola “spirito” che in italiano indica sia l’alcol a 90° che i fantasmi, sia la vis comica di una persona che lo spirito di coesione di una squadra di sportivi…(polisemia)
5) Quando trovate “gloria di Dio” o “gloria di Yahweh” dovete sapere che in ebraico c’è “kavod”, termine che vi invito a NON tradurre ma a lasciare così: leggete solo molto molto attentamente ciò che il contesto dice di volta in volta del “kavod”.
6) quando trovate “eternità” o “per sempre” in ebraico c’è il vocabolo “olam” che significa solo “lunga durata nel tempo”(con un inizio e una fine)..
Senza necessità di spiegazioni capirete da soli quanto falso mistero sia stato calato sull’antico testamento per impedire che si capisca ciò che scrive chiaramente.
Non ci sarà neppure più bisogno di chiedersi cosa significa Elohim perché vedrete che, qualunque cosa significhi, la Bibbia lo applica – esattamente allo “stesso” modo – a numerosissimi individui.
Sembra difficile da fare ma non lo è… basta una piccola dose di pazienza biblica… Buona lettura a tutti .
N.B
Nella lingua ebraica (quella in cui è scritto il libro ’sacro’ per eccellenza):
1) NON ESISTE una parola che indichi Dio nel senso inteso dalla religione (di tipica derivazione greca neoplatonica)
2) NON ESISTE un verbo che indichi ‘creare’ nel senso indicato dalla religione, quindi meno che mai creare dal nulla BARA’ HA SEMPRE SOLO IL SIGNIFICATO DI MODIFICARE QUALCOSA DI GIA’ ESISTENTE.
3) NON ESISTE un termine che indichi ‘eternità’ nel senso inteso dalla religione (nella Bibbia si parla solo di lunga durata nel tempo – OLAM -)
Quei termini non ci sono per un motivo molto semplice: non ci sono i concetti ad essi corrispondenti.
La teologia elabora un’idea di dio e ne inventa le relative caratteristiche, poi passa secoli a discutere di ciò che essa stessa ha elaborato e inventato… Si è quindi indebitamente appropriata di un insieme di libri che non contengono neppure i termini relativi a quei temi… Ne consegue necessariamente che i teologi non hanno nulla a che vedere con l’Antico Testamento.
La Bibbia (A.T) non ha nulla a che vedere con il Dio cristiano .Lo strumento per capire la bibbia è uno solo: leggere con grandissima attenzione le bibbie che abbiano in casa avendo rispetto per i termini usati dagli autori ebrei.Per non farsi ingannare dalle traduzioni basta effettuare questo ripristino dei termini originali:
al posto di Dio rimettere il termine originale Elohim
al posto di Altissimo rimettere il termine originale Elyon(El Elyon)
al posto di Signore o Eterno rimettere il termine originale Yahweh
al posto di spirito rimettere il termine originale ruach
al posto di gloria del signore rimettere il termine originale kavod di
yahweh
al posto di eternità mettere “tempo di lunga durata”, olam.
Così facendo si comprenderanno un sacco di cose e nasceranno un sacco di domande da porre in contemporanea agli esegeti teologi cattolici, protestanti, ortodossi ed ebrei, e poi affiancare le risposte che se ne ricevono. E’ un lavoro altamente istruttivo.E si vedrà come nessuno ha la Verità, ma come tutti si sono costruiti e inventati la loro verità.
A TUTTI GLI ANALFABETI DETRATTORI DI BIGLINO , da vocabolario :
Alieno
a·liè·no/
aggettivo e sostantivo maschile
1.
aggettivo
Che appartiene ad altri; non com., estraneo, fuor di proposito. Il termine “Dio” associato a Yawheh è assulutamente alieno perchè non gli appartiene.E aliena è tutta la folle ,assurda ,insensata, patetica,orrenda,falsa,malata,perversa,ignorante,disumana,contorta,schifosa,zozza teologia che viene associata al Vecchio Testamento!!!!!!!!!!
Ed ora anche il Rabbino capo di Roma
Rav Riccardo Segni si sbilancia.
Un Grazie va a Mauro Biglino che traducendo letteralmente l’ Antico Testamento sta cambiando le coscienze di chi vuole andare oltre il dogma.
By * Luis Luce
Mauro Biglino
Ringrazio l’amico Giampaolo Bottega per questa segnalazione relativa a quanto afferma il rabbino capo di Roma, rav Riccardo Di Segni.
Premetto che alcuni sicuramente ricorderanno che da almeno un anno nelle conferenze spiego e documento come la teologia abbia inventato le figure dei diavoletti partendo dai nomi che la Bibbia attribuisce agli elohim/baal avversari di Yahweh:
da Baalpeor hanno inventato Belfagor
da Baalzevuv hanno inventato Belzebù
Ecco il testo segnalatomi dall’amico [fonte: SHALOM – n.2 pag.22 Febbraio 2015]:
“L’ironia, lo scherno, la satira, le accuse pesanti nei confronti di altre religioni sono presenti nella Bibbia e continuano in tutta la storia.
Si pensi che un rito fondante l’identità e la religione ebraica, come Pesach, il sacrificio pasquale, nasce come opposizione alla sensibilità e alla religione egiziana.
Quando il Faraone aveva proposto a Mosè di fare i sacrifici in Egitto, Mosè gli aveva detto che se gli ebrei avessero sacrificato animali venerati dagli egiziani avrebbero rischiato la lapidazione da parte di gente offesa.
Ma il giorno prima della piaga dei primogeniti e dell’uscita dall’Egitto il sacrificio viene fatto, pubblicamente e per ordine divino.
Niente di “politically correct”; al contrario la dimostrazione della sconfitta di un sistema.
In tempi biblici si ironizzava sui nomi degli dei, Ba’al (Il signore) diventava Bòshet (la vergogna); Ba’al Zevùl (Il signore del luogo sacro) diventava Ba’al Zevùv (il signore della mosca).
Su questa linea partono i primi cristiani che trasformarono Ba’al Zevùv da divinità a principe dei diavoli: Belzebù.”
Ma che razza di sito è Libreidee?
Lo chiedo all’admin.
Che dovrebbe chiamarsi Matteo Dispenza.
Com’è possibile che due o più scalmanati invadano la discussione, insultando chi non la pensa come loro?
Per decidersi di fare quanto propone Biglino, cioè di provare a leggere la Bibbia e far finta che ciò che è narrato si sia svolto veramente bisogna fare uno sforzo culturale non indifferente. Ognuno di noi ha fissato nella propria mente certi dogmi e modi di leggere la Bibbia che ci sono stati proposti fin da adolescenti. Dover rinunciare al paradigma al quale siamo abituati non è un’operazione facile. Provare per credere. Vedrete che Biglino non ha tutti i torti. Potrà forse sconfinare su temi che non sono di sua competenza ma, almeno per il Vecchio Testamento, ci sono serie probabilità dell’esistenza di una presenza che ha seguito il popolo ebraico. Poi questo popolo si è evoluto e ha cercato il vero Dio, un tradimento che costerà molto agli ebrei.
La miseriaccia quanta acrimonia contro Biglino ma se siete cosi convinti di quanto dite, andate a dirglielo di persona il vostro pensiero, basta andare ad una sua conferenza è cosi tanto difficile farlo ,o avete qualche problemuccio troppe e monolitiche e non accertate certezze rendono l’uomo privo di quella scintilla che ci rende diversi da esser bruti e basta e per giove leggendo quello che avete scritto qua vi sono troppe certezze di cui anche voi non potete esser cosi certi malgrado tutto , ma voi dite che lo sono a tutti i costi mi sa a me che avete timore di qualcosa se tutto quello che dice Biglino fosse vero , e poi dai non siate cosi egocentrici da pensare di essere gli unici esseri viventi creati da quella strana ma reale entità che io chiamo il creatore non avendo altri termini con cui definirlo un ultima cosa Biglino non obbliga nessuno a credere in quello che lui dice semmai invita a ragionare non certo a ingiuriare nessuno .
Valla fa ridere i polli è un poveretto malato di religione come te,ahahahahahahahah!!!!!!
Parli del Vaticano vero che finanziano balle da 2000 anni,si!!!!
Lascia perdere pure te e vai a farti un pediluvio che fai più bella figura.
Un fesso come te va sicuramente a farsi raggirare da pretuncoli e congreghe/sette religiose x malati mentali.Sei un decerebrato e fai pena, la cultura ti spaventa perchè sei un povero stolto ignorante.
tipica asserzione di chi ” si mette in dubbio ” .
” Il dubbio non è piacevole ma la certezza è ridicola.
Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono ”
Voltaire
sei sicuro di quello che dici ?
secondo Voltaire saresti un imbecille .. forse anche Voltaire era un imbecille (???)
WB qual’è il tuo imput ?
Se non ti sta bene, sei liberissimo di andare sul sito di Famiglia Cristiana, o ad ascoltare Radio Maria, che di stolti ignoranti e disinformatori come TE ne abbiamo le palle piene. Vai, vai, vai a farti due dosi di “acqua santa” e non romperci più i coglioni con le tue stronzate. Lo vuoi capire che Biglono, semplicemente TRADUCE, quello che sta scritto nelle bibbie che più o meno tutti abbiamo in casa??? Lo capisci che non si inventa NULLA??? Ma che cazzo vuoi tu? Biglino ha lavorato per le Edizioni San Paolo, traducendo tanti testi dall’ebraico antico, e traduce in modo valido e incontrovertibile. Non è colpa di Biglino (che, ripeto, è ben capace di tradurre, altrimenti non lo avrebbero mai assunto alle Edizioni San Paolo per effettuare decine di traduzioni) se a TE non sta bene ciò che dalle sue traduzioni viene fuori. Perchè i fatti sono due: o sei uno stolto imbecille (che arriva persino a prendersela con chi dirige Libreidee.org), pieno di saccente dogmatismo e fanatismo pro-chiesa/cattolicesimo… oppure sei uno degli innumerevoli che si nasconde dietro un monitor per, a cui viene affidato il compito di disinformare, fuorviare, ma sopratutto istigare sterili battibecchi tra i lettori, distogliendoli dal vero obiettivo: capire e acquisire consapevolezza.
Quinid, detto questo, Vai al diavolo, e togliti una volta per tutte dai piedi, perchè la pressochè totalità dei tuoi commenti sono assolutamente di una demenza inaudita. Fai ridere, oltrechè pena.