Sopravvivere? Un lusso: verso la castrofe, con ottimismo
La crisi del 1929 fu finanziaria. La crisi attuale, iniziata nel 2008, non è soltanto finanziaria. Alla creazione di immense quantità di denaro spazzatura basate sul debito e quindi inesistenti, vanno sommati il cambiamento del clima, che ha sempre più rilevanti aspetti economici, e la scarsità di risorse energetiche. La crisi è quindi una e trina. Finanza, ambiente, energia. E’ la fine di una civiltà (chiamiamola così…) che non può essere arrestata con i soli strumenti finanziari. E’ necessaria una grande visione politica, non bancaria. Va ripensato tutto.
Le basi economiche su cui si regge la nostra società stanno crollando a partire dall’energia. Il prezzo del petrolio è esploso. Nel 2011 il prezzo medio al barile supererà per la prima volta i 100 dollari su base annua. Il più alto dal 1864, anno in cui infuriava la Guerra di secessione americana. Si prevede che in pochi anni raggiungerà i 150 dollari/barile. La Ue è tra le prime aree mondiali per importazione di petrolio. Nel 2011 pagherà 402 miliardi di dollari contro i 280 del 2010. Un aggravio 122 miliardi sulla bilancia dei pagamenti. Questo picco provocherà aumenti su quasi tutti i beni prodotti, anche sull’agricoltura (dal petrolio derivano i fosfati) e sui trasporti. Viaggiare potrebbe ridiventare un lusso, come nell’Ottocento.
Nel 2015 la Ue sarà la prima importatrice mondiale di petrolio, un bene destinato ad aumentare per la sua crescente scarsità e per l’aumento della domanda, ormai bulimica, da parte dei Paesi emergenti come Cina e India. L’effetto serra e i cambiamenti climatici costano cari: nel 2010 ci sono stati 950 disastri nel mondo con danni per 130 miliardi di dollari. Le emissioni di Co2 aumentano invece di diminuire e l’aumento di due gradi dovuto all’effetto serra è questione di mesi. Mentre i tre nuovi cavalieri dell’Apocalisse stanno scorrazzando per il pianeta, i Grandi della Terra, così definiti dai pennivendoli, pensano alla crescita. Nel 2035 il numero di automobili nel mondo raddoppierà arrivando a 1,7 miliardi. Verso la catastrofe, con ottimismo.
(Beppe Grillo, “Europa a secco”, dal blog di Grillo del 1° dicembre 2011).
Vale a dire, fuffa, come tutto ciò che proviene dalla bocca di Beppe Grillo, un uomo che cambia posizione politica a seconda della direzione da dove tira il vento.
Ed ecco la VERA causa dei cambiamenti climatici: Madre Natura http://ceifan.org/index2.htm