Casta avvisata, cercherà facce pulite per il lavoro sporco
Nonostante lo spostamento del voto in estate e l’oscuramento da parte dei media, il quorum è stato raggiunto. Si tratta di un grandissimo successo, in buona parte dovuto al lavoro dei comitati di cittadini che hanno informato e coinvolto più di 25 milioni di persone, convincendole a recarsi alle urne per difendere la loro salute, i beni comuni e la legalità. Festeggiamo. Ma non abbassiamo la guardia: la battaglia è appena cominciata. E diventerà molto più dura di quanto non sia ancora stata. Da domani, tutte le forze che hanno appoggiato strumentalmente i referendum allo scopo di dare un’ulteriore spallata al governo, torneranno alla carica per riprendere politiche di devastazione dei territori e di privatizzazione dei beni comuni.
Caduto Berlusconi, cercheranno di sfruttare, anche sul piano nazionale, l’“effetto Pisapia”: facce pulite per fare il lavoro sporco, tagli ai servizi e alle pensioni, attacco alle condizioni di lavoro, grandi opere utili solo alla speculazione privata, guerra. Continueranno a raccontare la stessa menzogna: che queste scelte sono inevitabili. Che abbiamo bisogno di sviluppo, crescita, competitività. Il successo di oggi è un primo segnale che cresce il numero di persone che non crede più a questa menzogna.
Sviluppo, crescita e competitività servono solo ai pochi che si sono arricchiti anche durante la crisi. E che hanno in mano le leve della decisione politica e dell’informazione-comunicazione. Per impedire loro di realizzare certi progetti non basteranno i movimenti. Occorre organizzare una forza di opposizione politica che metta al centro della sua azione la partecipazione popolare alle scelte politiche, e la costruzione di un sistema di informazione-comunicazione indipendente dalle forze politiche ed economiche.
(Fabrizio Tringali, “Vittoria! Ma non finisce qui”, da “Megachip” del 13 giugno 2011. Tringali fa parte del movimento “Alternativa”).
Su queste frasi non sono assolutamente d’accordo:
Per impedire loro di realizzare certi progetti non basteranno i movimenti. Occorre organizzare una forza di opposizione politica che metta al centro della sua azione la partecipazione popolare alle scelte politiche, e la costruzione di un sistema di informazione-comunicazione indipendente dalle forze politiche ed economiche.
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La disorganizzazione, come abbiamo visto, si e’ dimostrata assolutamente Efficace, in quanto noi tutti abbiamo dovuto prendere delle decisioni delle quali siamo stati direttamente responsabili.
Abbiamo visto che quando buone idee sono state ORGANIZZATE, non si sa come ma i risultati hanno finito di arrivare.
Penso che vada bene così, con il singolo che decide autonomamente dopo aver riflettuto ed essersi documentato, sempre in maniera autonoma.
Organizzazione, NO GRAZIE.