Clandestino, infarto: lasciato morire, sul lavoro
E’ morto per strada, in Spagna, nel comune di Adeje, vicino a Tenerife, dopo essere stato colto da un infarto nel bar in cui lavorava in nero. Vittima un 56enne uruguaiano. Il titolare del bar, un ex poliziotto, quando si è accorto che l’uomo che stava effettuando dei lavori nel suo locale era stato colto da un malore, lo ha portato di peso fuori dal bar e, dopo avergli sfilato la tuta da lavoro, lo ha abbandonato in mezzo alla strada.
Un vicino ha chiamato l’ambulanza, ma per Luis Beltrán Larrosa, “sin papel”, non c’è stato niente da fare ed è morto prima dell’arrivo dei soccorsi. I fatti, che risalgono al 25 luglio scorso, sono emersi dopo la denuncia del figlio di Larrosa, a carico del proprietario del locale, per omissione di soccorso. Il titolare sostiene di aver portato Larrosa fuori dal locale solo per fargli prendere aria e di aver aspettato con lui l’arrivo dell’ambulanza chiamata dal vicino. Vicino che però ricorda il particolare della tuta da lavoro sfilata, una volta tornato. Un’inchiesta è stata aperta dalla Guardia Civil.
La vicenda ricorda quella del giovane immigrato clandestino boliviano che in maggio aveva perso un braccio mentre lavorava senza contratto in un pastificio di Gandia, vicino a Valencia, ed era stato abbandonato dal datore di lavoro in mezzo alla strada a 200 metri da un ospedale (da “PeaceReporter”, www.peacereporter.net).
DEATH AT WORK - An unregular migrant from Uruguay is dead in Spain after a heart crisis. He was working in a bar, without a regular contract, and the director let him die out of the door, on the street (info: www.peacereporter.net).