La Mussolini: medici, non denunciate gli immigrati clandestini
Clamorosa presa di posizione di Alessandra Mussolini contro l’emendamento del pacchetto sicurezza che inviterebbe i medici ospedalieri a denunciare gli immigrati irregolari bisognosi di cure. Un dettato legislativo «che va contro i più elementari diritti umani, in particolare dell’infanzia e della maternità». La Mussolini ha trascinato con sé un centinaio di deputati Pdl, che in una lettera annunciano: non voteremo quella norma.
La manovra minaccia seriamente l’approvazione parlamentare definitiva della disposizione, caldeggiata dalla Lega Nord e osteggiata in modo aperto dai medici stessi e da autorevoli voci, come quella di Gino Strada: «Un medico non può rifiutarsi di assistere un paziente, né può pensare di denunciarlo». Lo stesso Gianfranco Fini, presidente della Camera, nei giorni scorsi ha ammonito: «Non esistono alternative all’integrazione: criminalizzare gli immigrati è pericoloso, oltre che ingiusto». Anche il Vaticano ha preso posizione, contro le ronde: «L’immigrazione è un diritto, non un reato».
A complicare le cose, ora scende in campo Alessandra Mussolini, alla testa dei 100 parlamentari che sostengono il suo appello: «Si tratta di norme inaccettabili, che necessitano di indispensabili correzioni. Porre la fiducia mantenendo queste disposizioni sarebbe un errore imperdonabile», chiosa la Mussolini, che ha con sé il medico cattolico Domenico Di Virgilio, la musulmana Souad Sbai, la cognata di Berluconi Mariella Bocciardo, l’ex direttore del “Secolo d’Italia” Gennaro Malgieri, l’ex ministro Antonio Martino, la giornalista Fiamma Nirenstein e l’ex olimpionica Manuela Di Centa.
Tra i sostenitori del dissenso nel Pdl, altri parlamentari come Mario Landolfi, Beatrice Lorenzin, Margherita Boniver, Gaetano Pecorella, il capogruppo Pdl in Commissione Giustizia, Enrico Costa, e la presidente della Commissione Cultura di Montecitorio, Valentina Aprea. Dando per scontato l’appoggio sotterraneo dello stesso Fini, la Mussolini spiega di aver presentato l’iniziativa al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, mostratosi “sensibile” al problema.
La maggiore delle critiche al discusso emendamento del pacchetto-sicurezza riguarda la maternità: in base al decreto, madri e neonati finirebbero nei guai già al momento della registrazione anagrafica. Inoltre, «scoraggiare i pazienti e impedire loro di rivolgersi con fiducia agli ospedali – affermano i medici – significa violare i più elementari diritti umani e aggravare la situazione sanitaria italiana: se passasse quella legge, all’ospedale arriverebbero solo pazienti in condizioni gravissime». Ferma l’opposisione dei medici: «Il giuramento di Ippocrate ci vincola al segreto: non possiamo rivelare nulla di quanto veniamo a sapere sui pazienti che assistiamo».
MUSSOLINI PRO MIGRANTS - Alessandra Mussolini leads a group of 100 Italian deputies who ask the Parliament to change the last proposal of the Government, about the assistance of migrants. The new act invites doctors to denounce unregular migrants into Italian hospital. «It’s against basic human rights», say Alessandra Mussolini and her supporters: «We’ll never vote for that act».