Magaldi con Savona: via Mattarella, sgominare i poteri marci
L’alto tradimento di Sergio Mattarella rispetto alla Costituzione, rispetto allo Stato, rievoca un altro tradimento – sostanziale, anche se non formale – compiuto da Giorgio Napolitano. Anche nel suo caso il Movimento 5 Stelle propose l’impeachment, che però poi non andò avanti. Ma Napolitano, nel fare senatore a vita il massone tecnocratico, neo-aristocratico e reazionario Mario Monti, non violò la Costituzione formalmente. Ci fu il solito bombardamento di spread, in termini anche più sontuosi e violenti, e Berlusconi fu accompagnato a calci nel sedere fuori dalla porta, mentre Monti fu salutato da squilli di tromba. Di fatto, nella sostanza, fu un golpe – che privò gli italiani di un governo rappresentativo della volontà popolare e presentò come salvatore della patria uno dei becchini dell’Italia. Giorgio Napolitano ha avuto delle responsabilità enormi, in questo, e anche nell’abituare il popolo italiano all’idea che non si governa con il mandato popolare, ma si governa perché i sedicenti “illuminati”, che occupano indebitamente i palazzi del potere italiano ed europeo, decidono cosa è bene per il popolo bue. Per Napolitano non c’erano gli estremi per un impeachment formale, ma qui il discorso è diverso: come notato anche da autorevoli osservatori non ostili a Mattarella o non troppo empatici rispetto al governo “gialloverde” in costruzione, Mattarella ha fatto un discorso politico: e ha messo il veto su una persona per un reato d’opinione.
Un reato d’opinione anche molto moderato: Paolo Savona, che in passato ha fatto analisi articolate sull’Eurozona, in un comunicato ha poi spiegato di voler interpretare il “contratto” politico che sottendeva il governo Conte, e di voler appunto (come ha detto anche Salvini) “trattare”, cioè porsi in una condizione di dignità dell’Italia rispetto all’Europa, per concorrere a costruire un’Europa più equa e più forte. Rispetto a questo, Mattarella ha detto che non se la sentiva, e (in modo protervo) che non voleva consentire la nomina e l’insediamento di Savona. Per questo ha respinto un governo legittimato dal voto popolare, affidando l’Italia a un rappresentante del Fmi come Cottarelli, che è parte di quella cricca di tecnici che hanno già malgovernato l’Italia e che rappresentano quei “poteri marci” che vogliono asservire non solo il popolo italiano, ma anche il resto dei popoli europei. Non pensano ad un’Europa prospera e democratica, ma ad una visione disgregatrice, dove il mercato, lo spread e presunti principi di una laica teologia dogmatica neoliberista, governano il tutto: la bussola è già tracciata e le elezioni sono inutili. Questo è quello di cui si è fatto interprete Mattarella: quindi – al di là di quello che sarà l’iter – l’impeachment va sicuramente avviato, perché politicamente significa che ogni giorno, da qui al voto, si potrà ricordare al popolo italiano quello che è accaduto.
Politicamente credo sia utilissimo e anche doveroso iniziare una mobilitazione popolare e comunicativa a favore della messa in stato d’accusa del capo dello Stato, che si è dimostrato infedele ai principi della Costituzione su cui ha giurato, al pari di Napolitano, Monti e Draghi. Ovunque siano insediati, questi uomini rappresentano i terminali di “poteri marci”, neo-aristocratici e massonicamente “controiniziatici”. In realtà, questi stessi poteri erano messi di fronte a uno scacco: la candidatura stessa di Paolo Savona era vista con molto favore dai circuiti massonici progressisti, che in Italia mi onoro di rappresentare. Le sue istanze sull’economia, l’Italia e l’Europa si sovrapponevano perfettamente alle nostre. Mattarella è stato fatto oggetto di pressioni inaudite, da parte di poteri extra-istituzionali, che hanno compiuto una sorta di golpe. Il solo fatto di trovarsi davanti a questo bivio ha messo Mattarella e tutti questi “poteri marci” di fronte a uno scacco: era Scacco al Re. Lo Scacco al Re può essere risolto con qualche mossa avveduta. Peccato che la mossa è stata quella sbagliata: nella sua tragicità, è una mossa che si rivelerà esiziale, per chi ha sin qui distrutto il sogno europeista di tanti italiani, per chi ha affossato un’Europa politica e democratica e ora sta avvilendo anche la dignità dell’Italia nel rapporto con le istituzioni europee e con le altre cancellerie continentali.
Mattarella ha smascherato se stesso come maggiordomo di questi poteri, comportandosi da perfetto paramassone, come Enrico Letta: perfetto paramassone asservito anche Mattarella, a cui nemmeno è stato accordato il privilegio di essere direttamente tra i “fratelli” neo-aristocratici; è stato solo utilizzato, come altri, in un rango subalterno e servile. E servilmente, tradendo la Costituzione del suo paese, Sergio Mattarella ha fatto la scelta più sbagliata, per la sua parte: respingendo Savona e mostrando il vero volto di se stesso e dei suoi complici, ha offerto al popolo italiano (e anche a tutti gli osservatori internazionali che ci guardano) l’immagine di un Re Nudo. Un Re collettivo e post-democratico, un Re che non vuole che venga nemmeno messa in discussione la narrativa, la dogmatica politica economica che deve imperare. Usando una metafora cristiana, paradossalmente Mattarella diventa un po’ come Giuda che, compiendo un misfatto, consente però che Cristo muoia e poi risorga. Più modestamente, Mattarella – compiendo questo misfatto – offre finalmente una interpretazione di tutto ciò che è accaduto dal 2011 ad oggi (e anche molto prima).
Già nel 2014 spiegavo che la battaglia per la democrazia, in Europa e nel mondo, si sarebbe combattuta in Italia. Quello che oggi è accaduto dimostra che non ero un “poetico visionario”, che non lo erano tutti quelli impegnati con me a combattere in questa direzione. La partita si gioca in Italia: adesso il popolo italiano sarà chiamato a regolarsi di conseguenza. Ovviamente c’è chi prova a seminare zizzania tra Di Maio e Salvini: si tratta di sicofanti, mezzani e professionisti dell’intrigo, per lo più provenienti dall’area di Forza Italia, che infatti teme come la morte che l’asse tra Lega e 5 Stelle possa essere tradotto anche in termini elettorali. Personalmente sarei a favore di quest’opzione, anche per un fatto di trasparenza e per celebrare in modo netto la prospettiva di un nuovo governo, magari presieduto proprio da Paolo Savona: un accordo elettorale, come il “contratto” di governo, con Lega e 5 Stelle che presentano Paolo Savona come candidato premier, gradito a entrambe le parti. Questa è la proposta che il Movimento Roosevelt farà nei prossimi giorni. Non credo che l’ipotesi di accordo elettorale tra Lega e 5 Stelle sarebbe ingenua e farebbe perdere voti: non solo avrebbe un alto valore etico-politico ma sarebbe anche vincente. Con l’attuale legge elettorale, Lega e 5 Stelle saranno forti a livello proporzionale, e in ambito maggioritario sarebbero comunque in grado di sgominare qualunque altro avversario: farebbero il pieno di voti.
Berlusconi? Come al solito si è dimostrato verminoso, davvero spregevole, in questa sua solidarietà pelosa a Mattarella e in questo suo riavvicinamento alla “culona inchiavabile”, come definì la Merkel, e a tutti i rappresentanti “marci” del Partito Popolare Europeo, che sono parte di questo establishment che soffoca il continente. La prospettiva di Salvini non è quella di Berlusconi, con tutta evidenza: ha molte più affinità con quella del Movimento 5 Stelle. In un modo o nell’altro, in Parlamento si avrà una nuova maggioranza tra Lega e 5 Stelle. E se ci sarà anche l’impeachment, Mattarella sarà indotto a più miti consigli dalla sollevazione popolare che da oggi inizierà. E finalmente avremo un governo che possa rappresentare le istanze chiarissime espresse dalla volontà del popolo. In più, urge più che mai la costruzione del nuovo partito che serve all’Italia. Il Movimento Roosevelt lavorerà sia per cementare un asse rinnovato e fortificato tra Lega e Movimento 5 Stelle, sia per costruire un soggetto politico che possa supportare ulteriormente una prospettiva di cambiamento, perfezionandola – siamo convinti di aver già insegnato molto, a Lega e 5 Stelle, che sono maturati anche grazie ai nostri buoni consigli, pubblici e privati. Soprattutto, possiamo interpretare (forse anche meglio di loro) la necessità di un cambio di paradigma.
Complimenti intanto a Paolo Savona, anche per lo stile con il quale – sottraendosi alle polemiche – ha di fatto “non commentato” gli eventi. Savona dimostra di essere uomo delle istituzioni: degno di fare il ministro dell’economia o il presidente del Consiglio, e magari anche il presidente della Repubblica. Sergio Mattarella? Dimostra di essere quello che è: un servile cortigiano, subalterno di poteri “marci” sovranazionali di ispirazione massonica neo-aristocratica. Cottarelli? Certamente deve andare a casa, e anche di corsa: la sua nomina è un insulto al popolo italiano. Cottarelli è l’uomo dei tagli, l’uomo del Fondo Monetario Internazionale. E’ una cosa scandalosa, il veto su Savona e l’aver proposto Cottarelli: è veramente un atto di arbitrio e di prepotenza. Quindi tutti a casa, si vada al voto. E, possibilmente, l’impeachment per Mattarella.
(Gioele Magaldi, dichiarazioni rilasciate a David Gramiccioli per la diretta “Massoneria On Air” su “Colors Radio” il 28 maggio 2018. Massone, leader del Grande Oriente Democratico e presidente del Movimento Roosevelt, Magaldi è l’autore del saggio “Massoni”, uscito nel 2014 per Chiarelettere, che denuncia il ruolo occulto di 36 superlogge sovranazionali al vertice del potere mondiale, con ramificazioni in ogni governo).
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- Magaldi con Savona: via Mattarella, sgominare i poteri marci | Eurocrazia
- RASSEGNA STAMPA DETTI E SCRITTI 29 MAGGIO 2018 - Detti e Scritti
FARE PRESSING PERCHE’ NELLA CAMPAGNA ENTRI ANCHE NINO GALLONI..O PER LA LEGA O PER I 5S…MA NINO GALLONI COME “ROSA” TRA I CANDIDATI ELETTI POLITICAMENTE PER POI RIVESTIRE EVVENTUALMENTE RUOLI IMPORTANTI…PRENDEREBBE UN MONTAGNA DI VOTI. E’ CONOSCIUTO OVUNQUE SIA TRA I 5S SIA TRA QUELLI DELLA LEGA….
Che aspettarsi da uno che ha fatto bombardare la Serbia?
Che aspettarsi da uno che ha proferito il bacio di Giuda?
Che aspettarsi da uno che ha operato all’interno di istituzioni pestilenziali?
NIENTE DI BUONO.
L’impeachment per Mozzarella va più che bene dal momento che l’italiano medio è corto di memoria perciò è doveroso tenere il ferro caldo.
To make a long story short.
1- Intervento del Presidente Mattarella all’incontro con i partecipanti alla Riunione Plenaria della Commissione Trilaterale
Palazzo del Quirinale 15/04/2016
http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=311
To make a long story short.
2 – THE TRILATERAL COMMISSION. GRUPPO ITALIANO.
http://www.trilaterale.it/Elenco_Soci_TC_Gruppo_Italiano_aprile2018.pdf
I membri del Gruppo Italiano della Trilateral Commission più esposti mediaticamente hanno già espresso viva soddifazione per il sabotaggio di Mattarella dell’accordo governativo fra M5S-Lega.
Mi par di notare un cambio di passo, in questa appassionata posizione di Magaldi, un’urgenza ed una franchezza irrituali che permettono di mettere mano alla fantasia.
“…Politicamente credo sia utilissimo e anche doveroso iniziare una mobilitazione popolare e comunicativa a favore della messa in stato d’accusa del capo dello Stato, che si è dimostrato infedele ai principi della Costituzione su cui ha giurato. …”
“…un Re che non vuole che venga nemmeno messa in discussione la narrativa, la dogmatica politica economica che deve imperare…”
Temo che ad un certo punto potrebbe essere indispensabile la piazza. Ma esiste ancora questa scelta?
L’illegittimo Serse Matterellum dell’illegittimo Porcellum ha operato un colpo di stato. Intanto ritiriamo un po’ di soldi in contanti dal nostro conto corrrente, in attesa della “ sottile” ricottarellatam del prelievo forzoso stile G. Amato notte fra il 9 e 10 luglio 1992 anno delle stragi. Poi redigiamo un’accurata lista dei prdotti francesi, tedeschi e gran britannici o meglio anglocazzoni, come facemmo, facciamo, faremo con le merci dello stato confessionale ebraico sopra le biciclette, nuovo vitello d’oro delle carnefici vittime sempre in lacrime. . Poi progettiamo di votare per il “nuovo partito”, quello che scaturirà naturalmente dal golpe mattarellano Lega-M5S-Fratelli Meloni, non con l’80% che annusa il massimo dilemma, ma con il 100% dei votanti e… ognuno a casa sua o all’inferno.
Anche L. Fontana, ex ecologista gentile, entrato nel circuito infernale nel “loop” dei direttori di giornali, sostiene il bugiardo pattume di disinformazione plenaria. Contrappone al 50% che ha votato, il 50% di chi non ha votato, sorvolando in evidente malafede sul fatto che i rinunciatari non votanti non hanno diritto di polemica, tantomeno sterilmente infondata. Se non volevano M5S Lega, potevano esprimersi col voto. Ora tacci loro, vivi e morti.
Intimidiranno il Popolo Sovrano, magari in agosto come il 4 agosto del 1974 o come il 2 agosto 1980. Bombe, bombardamenti a macchia di leopardo, camioncino bianco, machete o coltello da cucina per affettare il cadavere di mortadella o di prosciutto cotto o crudo, o patrimoniale per i Risparmiatori Pensionati Comuni o ambesei? Meglio abbondare quando si è criminali.
E’ l’oste che fa il vino col “bastone” che in Italia fabbrica i sondaggi che poi spacciano da tutte le radio e tv dell’esecutivo treccartaro baro e bufolaro. I terroristi terrorizzati ci provano. In vano…al cesso o se è più elengante alla toilette del water closet, rigorosamente privi di “bidet”.
Il traditore 82enne inceronato e chioma tatuato, già lo fece con Gheddafi. Salvini, abbandona i kiwi mosci. E’ estate, meglio rinfrescarsi con Meloni !
Gli spacciatori dell’art. 11 della Costituzione barano ignorando le parole “guerra” e “pace” ivi contenute. L’UE non ha una Costituzione, quindi come Stato non esiste. E’ solo una bisca usurocratica di stampo…
Art. 11 L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
I ciclisti schifano le strade di Roma perché piene di buche e quindi pericolose per loro. Hanno ragione. Non vengano più. I Romani, invece di buche possono crepare. Non sono pizzerie, tavole calde, ristoranti, bar, kebabbari, case vacanze e B&B, che a colpi di “trolleys” contribuiscono per il 60% al loro deterioramento. I Romani sono soggetti, non Popolo Sovrano S:P.Q.R. Alimentare, Watson.
Modifica art. 81 per introduzione pareggio di bilancio.
Giorgio Napolitano ha sicuramente tradito la Costituzione COSTRINGENDOCI A VIVERE NELL’ILLEGITTIMITÀ DEL COLPO DI STATO COMPIUTO CHIAMANDO MARIO MONTI A GOVERNARE, CONTINUANDO A NON INDIRE MAI LE ELEZIONI, MANTENENDO IN VITA UN PARLAMENTO DICHIARATO ILLEGITTIMO DALLA CONSULTA IN QUANTO DICHIARATA ILLEGITTIMA LA LEGGE ELETTORALE CON LA QUALE È STATO ELETTO.
NDR QUINDI LA MODIFICA COSTITUZIONALE ALL’ART 81 E’ ILLEGITTIMA NIENTE PAREGGIO DI BILANCIO. CASSIAMOLO NON CON LE BUONE, CON LE CATTIVE. Fonte: Napolitano ha tradito la Costituzione Ida Magli 16/01/2015. E’ lunga ma lo stendipasta e accoliti giornaleckisti l’hanno fatta veramente straripante.
Ecco qua..si sta organizzando per i primi di giugno…ed eventualmente in contemporanea a Roma in tutte le principali città italiane
http://www.iltempo.it/politica/2018/05/28/news/governo-di-maio-2-giugno-manifestazione-tricolore-mattarella-salvini-lega-piazza-pd-martina-1069241/
Il PD sta organizzando contro manifestazioni a favore di Mattarella (ovviamente ) con la Costituzione in mano (quella costituzione che non mi pare Matt abbia rispettato …visto che si sta trasformando arbitrariamente una Repubblica Parlamentare con una Presidenziale senza averne il mandato del popolo e la liceità costituzionale ) quindi questi rossiccio sbiadito (figli del PCI ) imbastarditi , che hanno perso le elezioni per volere degli italiani faranno una contromanifestazione a favore di Matt che ha sua volta non la ha rispettata , e con simbolicamente una Costituzione in mano , quella Costituzione che loro volevano stracciare e stravolgere per ordini della JPMorgan…
M5s e probabilmente Lega devono organizzare manifestazioni in tutta Italia.
I sondaggi dicono che alle prossime elezioni stravinceranno. Spero che candidino Savona ..in modo che abbia una legittimazione popolare.
Intanto in questa campagna elettorale (che inizia da adesso ..in largo anticipo ) l’operato di Mattarella sarà al centro del dibattito elettorale…se anche a causa di questo dibattito ci sarà un boom di voti (e ci sarà )…il verdetto sull’operato di Mattarella sarà direttamente dato dal popolo. Poi vogliamo vedere cosa farà quando gli eletti si ripresenteranno per formare il governo…(telefonerà a Berlino ? )
Il prof. Paolo Savona ha un solo difetto, ha 82 anni !
Lei non ha appieno il controllo delle sue facoltà mentali quando afferma che chi non ha votato non ha diritto di critica, anzi ne ha il doppio o nel nostro caso il triplo dal momento che chi ha espresso condivisione con uno dei tre schieramenti non può dissentire con se stesso, a meno che non sia succube di una qualche patologia.
con un piccolo particolare: è in ottima forma fisica e di salute.
Napolitano è stato nominato per la seconda volta Presidente della Repubblica passati gli 82 …ed è riuscito a fare danni enormi. Savona può far altrettanto daimetricamente all’opposto bene, proprio grazie alla sua età , spessore e carisma.
I papi (sottoposti a stress notevole nelle loro funzioni: sto parlando dal punto di vista tecnico come esempio…non ideologico/religioso che è un altro discorso ) quasi sempre , veleggiano intorno a quelle età …
l’età è una pregiudiziale se si è in cattive condizioni: Savona non lo è . Anzi …